Una coalizione di 116 paesi appoggia la proposta australiana per un’indagine indipendente sul coronavirus

Un gruppo di 54 nazioni africane si è unito alla richiesta dell’Australia di condurre un’indagine sul coronavirus, portando il totale dei Paesi a 116.

Prime Minister Scott Morrison and Foreign Minister and Minister for Women Marise Payne.

Prime Minister Scott Morrison and Foreign Minister and Minister for Women Marise Payne. Source: AAP

Più di 110 Paesi in tutto il mondo hanno appoggiato la richiesta dell’Australia per un’indagine indipendente sul coronavirus, richiesta che ha causato una frattura nei rapporti con la Cina.

Un gruppo di 54 stati africani sponsorizzerà congiuntamente la proposta, unendosi agli altri 62 stati che appoggiano la proposta australiana, tra cui Russia, Indonesia, India, Giappone, Gran Bretagna e Canada.

Tutti i 27 membri dell’Unione Europea hanno già appoggiato la richiesta, assieme a Brasile, Corea del Sud, Messico, Turchia e Nuova Zelanda.
La ministra degli esteri Marise Payne ha espresso lunedì la sua soddisfazione nel vedere così tanti Stati appoggiare l’inchiesta.

“Penso che quello che ciò illustra sia un punto di vista diffuso, ovvero che data l’esperienza del COVID-19 (oltre 300mila morti, milioni di persone in tutto il mondo che perdono il proprio lavoro, l’impatto sulle economia da un lato all’altro del globo), ci sia una forte convinzione che sia opportuno impegnarsi in un'analisi di ciò che è accaduto”.

“Non voglio anticipare supposizioni sul risultato, tali discussioni avverranno questa sera. Penso sia una vittoria per la comunità internazionale”.

La bozza della risoluzione chiede una valutazione imparziale, indipendente e completa della risposta internazionale alla pandemia.

La Cina non è menzionata, ma le pressioni dell’Australia per avviare l’inchiesta hanno irritato Pechino, che ha minacciato di imporre un’ingente tariffa sull’orzo e ha bloccato alcune importazioni di carne bovina.

Il Ministro della salute, Greg Hunt, rappresenterà l’Australia all’Assemblea Mondiale della Sanità che si terrà in modalità virtuale lunedì notte.

Il voto è atteso per le prime ore di martedì.
Il Ministro dell’agricoltura, David Littleproud, ha dichiarato che l’inchiesta riguarda lo studio di ciò che il mondo potrebbe imparare da questa devastante pandemia.

“Questa è la risposta responsabile alla morte di 300.000 persone in tutto il mondo”, ha detto alla ABC lunedì.

Littleproud ha anche affermato che la sua controparte cinese non è aperta a discutere le questioni commerciali in un futuro prossimo.
L’Australia non esclude di portare la Cina davanti all’Organizzazione Mondiale del Commercio riguardo la tariffa dell’80% sull’orzo.

Littleproud ha affermato che continuerà a far presente alla Cina che gli esportatori non stavano facendo il “dumping” dei prodotti, cioè non li vendevano ad un prezzo più basso che in Australia.

"Perseguiremo il caso per conto degli esportatori australiani”, ha dichiarato.

“Se coloro che stiamo perseguendo non lo capiscono, li porteremo davanti ad un arbitro affinché lo capiscano”.
Il primo ministro Scott Morrison ha descritto la spinta per un’inchiesta sulle origini del coronavirus come completamente innocua.

Ma il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi si è scagliato contro i legislatori stranieri che cercherebbero di politicizzare la pandemia.

Il portavoce di Pechino a Canberra ha ventilato la prospettiva di boicottaggi di prodotti australiani da parte dei consumatori a causa della pressione per avviare l’inchiesta.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

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Published 18 May 2020 4:29pm
Updated 18 May 2020 4:31pm
Presented by Maurizia Tinti


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