Le persone che arrivano in Australia potrebbero trascorrere la quarantena in casa secondo una proposta che gli esperti sanitari stanno prendendo in considerazione.
Il primo ministro Scott Morrison ha confermato che il Comitato australiano dei direttori della protezione sanitaria (AHPPC) sta valutando se le persone che arrivano da Paesi “sicuri” potranno isolarsi a casa.
“Penso che la quarantena in casa possa giocare un ruolo nel futuro ed è qualcosa che è stato preso in considerazione dall’AHPPC, soprattutto dato che stiamo uscendo dalla fase attuale”, Morrison ha detto martedì ai giornalisti a Canberra.
“Stiamo considerando di riaprire i confini ad un certo punto con luoghi sicuri, come la Nuova Zelanda o parti del Pacifico, oppure la Corea del Sud o il Giappone, oppure con Paesi che hanno dei tassi di successo più alti. A quel punto ci sarà l’opportunità di considerare quei metodi alternativi”.
La quarantena in hotel di due settimane è obbligatoria per tutti coloro che arrivano dall’estero e alcuni viaggiatori interni che entrano negli stati e nei territori che hanno disposto la chiusura dei confini.
Il Territorio della Capitale Australiana (ACT) è un’eccezione: le persone possono trascorrere il periodo a casa propria.
Morrison ha constatato che “molti” Paesi permettono la quarantena in casa per coloro che arrivano da aree a basso rischio, e ha citato la Danimarca e la Grecia come esempi.
Anche Hong Kong e il Giappone stanno considerando la possibilità di allentare le restrizioni di viaggio per numerosi stati a basso rischio, tra cui l’Australia.
“Quando sarà il momento, saranno principalmente le autorità sanitarie a dare il via libera a tali opzioni” ha dichiarato il primo ministro.
“Ma spero che sia qualcosa di fattibile”.
Durante le prime fasi della pandemia, prima che il sistema degli hotel fosse stabilito, le persone in arrivo in Australia trascorrevano la quarantena in casa.
Morrison ha detto che il fatto che la comunità cinese-australiana abbia seguito le regole della quarantena in casa è stato “vitale” per successo nazionale nella gestione della prima ondata del virus.
È stato inoltre chiesto a Scott Morrison se si assuma la responsabilità per il fatto di aver chiesto agli stati, a marzo, di presentare un programma per la quarantena in hotel in breve tempo.

Guests departing Sydney's Travelodge under police guard on 25 August, 2020. Source: Getty
“In realtà sono stati gli stati e i territori ad aver fretta nel procedere. Hanno suggerito di muoversi così in fretta per implementare la quarantena negli alberghi, e noi abbiamo dato il nostro sostegno” ha detto.
“Allora è stata una decisione genuina presa dal Consiglio Nazionale, su iniziativa degli stati e dei territori, a muoversi così velocemente.
“Ho accolto positivamente il fatto che erano così interessati a procedere velocemente e implementare gli accordi sulla quarantena”.
Scott Morrison ha detto che il pasticcio delle quarantene in albergo in Victoria è stata una “gran vergogna” per lo stato, sottolineando che l’esperienza del Victoria è “abbastanza diversa” dal resto del Paese.
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