Quando sarà disponibile il vaccino contro il coronavirus?

Mentre il numero dei contagi accertati da COVID-19 ha superato quota 785.000 e i decessi sono oltre 37mila, in tutto il mondo la comunità scientifica è impegnata nella ricerca della cura.

Coronavirus

Source: Supplied University of Queensland

Ad inizio marzo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) aveva annunciato che in tutto il pianeta erano 20 i vaccini contro il coronavirus in fase di sviluppo. Nel frattempo, secondo gli esperti australiani, il numero è salito a sessanta, ma al momento nessuno di questi è ancora pronto per essere usato sugli esseri umani.

Quali Paesi stanno sviluppando il vaccino?

La WHO assicura che lo sforzo per raggiungere l'obiettivo è condiviso a livello internazionale e che ricercatori, scienziati ed esperti si scambiano in continuazione dati e informazioni sul COVID-19 e sui test in corso.

Il direttore generale dell'organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato che "ogni vita persa rappresenta una tragedia, ma stimola anche a raddoppiare gli sforzi per trovare il vaccino il prima possibile". 

L'impegno della comunità scientifica nello sviluppo della cura al coronavirus al momento è condotto dalla Cina, dagli Stati Uniti e da 18 Paesi europei.
CSIRO lab researchers conducting key research in the rapid global response to the novel coronavirus outbreak.
CSIRO lab researchers conducting key research in the rapid global response to the novel coronavirus outbreak. Source: CSIRO
Intanto a Singapore, Paese all'avanguardia in campo medico e scientifico, un possibile vaccino dovrebbe essere testato a giorni.

Il vicedirettore del locale Istituto di ricerca sulle malattie infettive, Ooi Eng Eong, ha dichiarato che il suo team sta lavorando giorno e notte e sta facendo passi da gigante nella giusta direzione.

"Di solito servono sei mesi per per verificare l'efficacia di un vaccino, ma in questo caso già tra 3-5 giorni sapremo se è in grado di innescare la giusta risposta immunitaria, attivando l'azione di alcuni geni e neutralizzandone altri", ha spiegato. 

Utilizzando un cosiddetto approccio molecolare - ha aggiunto il dottor Eong - si possono accorciare i tempi. Invece di attendere sei mesi per una risposta sull'efficacia, si possono quindi constatare i primi risultati nel giro di pochi giorni.

Il ruolo dell'Australia

Grazie al lavoro congiunto di scienziati di quasi 50 università e delle aziende farmaceutiche, l'Australia è in prima linea nella corsa al vaccino.

Ricercatori della University of Queensland stanno per esempio sperimentando su persone contagiate due medicinali già esistenti e anche il CSIRO (l'organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth) sta effettuando una serie di test.
CSIRO scientists research the coronavirus.
CSIRO scientists research the coronavirus. Source: AAP
Le agenzie governative hanno ricevuto l'incarico di organizzare un sistema per coordinare gli sforzi e consentire a tutti coloro che stanno sviluppando un possibile rimedio (ovvero un vaccino che i ricercatori credono che possa funzionare, ma che non ha ancora un'efficacia comprovata) di accorciare i tempi per i test. Il sistema dovrebbe essere inaugurato il mese prossimo.

A coordinare gli scienziati della School of Chemistry and Molecular Biosciences della University of Queensland è il Professor Paul Young. Il quale ha ammesso di sentire "il peso del mondo sulle spalle".
Tra centinaia di combinazioni possibili sperimentate, la sua equipe sta adesso concentrando gli sforzi su un candidato, che potrebbe diventare il primo vaccino dall'efficacia comprovata a finire sul mercato.

“Prima di provarlo sugli esseri umani stiamo effettuando test sugli animali... dovrebbe essere pronto per giugno 2021", ha spiegato il professor Young a SBS News.

Come funziona un vaccino?

Ci sono vari modi per produrre un vaccino. Uno è quello di replicare il virus, farlo crescere e poi cercare di neutralizzarlo.

Il secondo modo consiste nel produrre una proteina purificata (quindi isolata rispetto alle altre molecole) del virus e mescolarla con un coadiuvante.

Esistono poi altre metodologie, meno comuni, come estrarne i geni e unirli a un cosiddetto vettore virale, per innescare nell'organismo una risposta immunitaria.

Ma al momento nessuno di questi modi è stato sufficiente per creare un vaccino contro il COVID-19.
An image of the coronavirus responsible for causing the disease COVID-19.
An image of the coronavirus responsible for causing the disease COVID-19. Source: CSIRO
I ricercatori - ha spiegato il professor Young - stanno cercando da una parte di mettere a punto un vaccino completamente nuovo e dall'altra di fare tesoro di elementi che in passato si sono rivelati efficaci nel combattere virus simili.

“Uno dei problemi è rappresentato dal fatto che i test devono essere svolti gradualmente, non si può iniettare un medicinale direttamente nel corpo di una persona". 

Uno dei percorsi alternativi potrebbe essere quello di basarsi su terapie e agenti la cui efficacia è già stata sperimentata e verificata sugli esseri umani. “È quella la nostra più grande speranza ... ci sono una serie di sostanze che hanno superato i test e che sappiamo essere sicure per l'uomo. Dobbiamo però dimostrare che possano avere effetti positivi nel contrastare il COVID-19".

Nonostante grazie a migliaia di test di laboratorio si conoscano il nemico e le sue armi e nonostante sia chiaro anche il percorso da affrontare, le tempistiche non sono rassicuranti.

Quanto tempo servirà prima che il vaccino sia disponibile?

In base all'esperienza maturata in passato e alle ricerche sul coronavirus, la comunità scientifica sa che servono anni per sviluppare un vaccino efficace. In questo caso, dati soprattutto gli sforzi internazionali per affrontare la pandemia, i ricercatori ritengono che i tempi possano essere più rapidi.

"Ci sono voluti 10-15 anni per sviluppare la maggior parte dei vaccini che conosciamo - specifica il Professor Young - ma in questo caso stiamo lavorando giorno e notte, e se proseguiamo a questa andatura possiamo realisticamente stimare i tempi in 12-18 mesi".
Dello stesso parere il direttore esecutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Mike Ryan, secondo il quale l'obiettivo non è quello di tagliare per primi il traguardo della produzione di un vaccino, ma in primo luogo quello di essere sicuri della sua efficacia e poi quello di assicurarsi che ce ne sia per tutti, in tutto il mondo.

Quando sarà disponibile in Australia?

Il dottor Rob Grenfell del CSRIO condivide l'ottimismo sui tempi e la soddisfazione per l'andamento della ricerca in Australia. "I tempi saranno per questi relativamente brevi - ha spiegato -. Per esempio siamo in anticipo rispetto a quelli della SARS. Va anche però detto che quello che stiamo facendo è estremamente complesso, che stiamo spingendo la scienza oltre i limiti della conoscenza. È qualcosa di paragonabile a portare l'uomo su Marte".
The federal government is investing almost $6 million in additional research and development for three Australian COVID-19 vaccines.
The federal government is investing almost $6 million in additional research and development for three Australian COVID-19 vaccines. Source: Moment RF
Gli australiani devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri e gli incontri devono essere limitati a due persone, a meno che non ci si trovi con un membro del proprio nucleo familiare o abitativo.

Se ritenete di aver contratto il virus, invece di recarvi dal medico di persona, chiamatelo telefonicamente, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Se fate fatica a respirare o vi trovate in un'emergenza, chiamate il numero 000.

SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .

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Published 31 March 2020 10:49am
Updated 1 April 2020 10:53am
By Marcus Megalokonomous
Presented by Dario Castaldo


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