Mentre individui anti-mascherine a Melbourne continuano postare i loro video in rete, in cui mettono in discussione le regole imposte nel Victoria per far fronte al coronavirus, emergono molte somiglianze nelle loro affermazioni.
Molti di loro utilizzano infatti una varietà di argomenti "pseudo-legali", che circolano sui siti web che pubblicano teorie del complotto e sulle pagine dei social media.
SBS News ne ha esaminato alcuni.
'Non è stato approvato dalla legge'
Dal 23 luglio, a parte un numero limitato di eccezioni, i residenti dell'area metropolitana di Melbourne e della Mitchell Shire devono indossare una mascherina protettiva quando escono di casa.
Coloro che non lo fanno, corrono il rischio di prendere una multa da 200$.
Ma secondo una serie di false "linee guida" pubblicate online e analizzate da SBS News, gli "anti-mascherine" affermano che "le maschere obbligatorie non sono legge".
"Non è stata approvata una legge ... [Non ci sono state] le tre letture in parlamento per promulgare la legge", c'è scritto.
Il professore associato Luke Beck della Facoltà di Giurisprudenza della Monash University ha spiegato che si tratta di uno dei tanti "argomenti pseudo-legali" che sono semplicemente sbagliati.
"È assolutamente legge - la Public Health and Wellbeing Act è stata approvata dal parlamento ... tale legislazione consente al funzionario sanitario governativo competente di imporre restrizioni, come quelle che abbiamo ora", ha detto.
"La legge inoltre afferma che quando una persona viola le indicazioni, quella persona è soggetta ad una multa, e quindi questo è quello che sta succedendo qui."
Il professore associato della University of Melbourne Law School Jonathan Liberman ha spiegato che le nuove regole sono "perfettamente lecite".

People wear masks in Melbourne. Source: AAP
"Abbiamo una legge sulla salute pubblica ed il benessere [il Public Health and Wellbeing Act] che esiste proprio per questo tipo di circostanze ... Questi sono i modi in cui i governi dovrebbero esercitare i loro poteri adesso, nel momento di una pandemia", ha detto.
"Questi requisiti sono stati introdotti per proteggere la comunità, poiché sappiamo quanto sia contagiosa questa malattia e quanto velocemente si sta diffondendo".
Nella giornata di lunedì il Victoria ha registrato 532 nuovi casi di COVID-19 e sei persone sono morte a causa del virus.
Violazione dei diritti umani
In un video che è diventato virale
"È una violazione della Carta dei diritti umani del 1948", ha affermato.
Il professore associato Beck ha respinto questa affermazione.
"Innanzitutto, il riferimento è sbagliato. Ha menzionato il 1948, quando è stato stilato un documento chiamato Dichiarazione universale dei diritti umani, creato dalle Nazioni Unite ... ma che non fa parte della legge australiana", ha detto.
"Se proprio si vuol fare una discussione sui diritti umani, queste persone stanno potenzialmente agendo in contrasto con i principi dei diritti umani, mettendo a rischio la salute delle persone".
Posizione sulla quale anche il professore associato Liberman è d'accordo.
"Quello che sta facendo il governo - ovvero richiedere alle persone di indossare le mascherine - è proteggere la salute della comunità e contribuire a farci godere del nostro diritto alla vita e alla salute", ha affermato.
Lunedì, lo Human Rights Law Centre ha risposto alle affermazioni anti-mascherina definendole "fuorvianti".
"Essere obbligati ad indossare una mascherina in pubblico a Melbourne non viola i diritti umani. È un limite molto piccolo alla libertà personale, per una ragione molto valida; salvare vite umane e proteggere la salute pubblica. Ci sono eccezioni sensate stabilite dalle regole", ha spiegato il direttore esecutivo Hugh de Kretser in una nota.
"Coloro che sostengono che i loro diritti vengono violati hanno torto".
Non acconsentire
Un altro tema comune nei video pubblicati finora, e presente anche nella discussione in atto sui social media, è l'idea che gli anti-mascherine non debbano acconsentire a ciò che dice la polizia.
Le false "linee guida" degli anti-mascherine che sono condivise online, dicono che le persone possono semplicemente dire "Non acconsento [alla multa di $ 200]".
Ma come spiega il professore associato Liberman "la legge non funziona sulla base del fatto che ogni persona sceglie a quale legge acconsentire e a quale no".
Sono diversi gli individui anti-mascherina ad aver condiviso una citazione secondo cui i cittadini non sono tenuti a rispondere alle domande della polizia.
"È un antico principio del diritto comune che una persona in arresto non ha l'obbligo di fermarsi davanti alla polizia o di rispondere alle sue domande", si legge.
Ma il professore associato Beck ha dato una risposta anche a tale affermazione.
"La legge ha la precedenza sul diritto comune, e la legge obbliga le persone a fornire il proprio nome e dettagli alla polizia", ha detto.
Fare causa all'azienda
Alcuni individui anti-mascherina hanno minacciato nei video postati online di denunciare aziende come Bunnings.
"La gente può dire che non gli piace qualcosa, ma non significa che abbiano un qualche diritto legale ... Non so che tipo di azione legale la gente potrebbe immaginare di sollevare", ha detto il professore associato Liberman.
Il professore associato Beck ha spiegato che Bunnings non ha violato alcuna legge imponendo ai clienti di indossare maschere.
"La legge sulla proprietà privata consente ai proprietari di far entrare le persone nei loro locali in base a determinate condizioni", ha affermato.
"Ci sono cartelli nei negozi che spiegano che ci sono condizioni all'ingresso, come ad esempio indossare scarpe in un pub o che non sono ammesse le magliette senza maniche. O nei negozi al dettaglio, potrebbe esserci una condizione che richiede ai clienti di aprire la propria borsa per un'ispezione. Questo è solo uno degli aspetti ordinari della legge sulla proprietà privata".
Conseguenze 'pericolose'?
Il professore associato Beck ha detto che esiste un filo conduttore tra quello che dicono gli individui anti-mascherina.
"Tutto questo sembra provenire da, o avere affinità con il sovereign citizen movement", ha detto.
"Queste persone fanno questo tipo di argomentazioni pseudo-legali, di solito per cercare di evitare di pagare le multe per parcheggio, il pagamento di tasse comunali o cose del genere."
"Alcune di queste persone pensano che il pronunciare parole particolari o l'enfatizzare 'fatti' specifici, in qualche modo li aiuterà a farla franca"
Ma il professore associato Beck ha affermato che mentre il numero di infezioni sale a Melbourne, queste idee possono avere delle conseguenze pericolose.
"Queste persone stanno cercando di incoraggiare gli altri a fare cose che mettono a rischio la salute delle persone e che alla fine porteranno alla messa in atto di queste restrizioni per molto più tempo", ha detto.
"Stanno inoltre promuovendo il rifiuto dello stato di diritto ed il rifiuto di una società armoniosa".
I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.