OMS, la pandemia di coronavirus diventerà “sempre peggio” se gli stati non intensificano la loro risposta

L’OMS avverte che le azioni dei governi e delle persone in tutto il mondo non rispecchiano la serietà della pandemia.

World Health Organisation Director-General Tedros Adhanom Ghebreyesus.

World Health Organisation Director-General Tedros Adhanom Ghebreyesus. Source: Keystone

Lunedì l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che sono troppi i Paesi a commettere degli errori nella loro risposta alla pandemia di coronavirus. Ciò significa che non torneremo alla normalità in tempi brevi.

Dopo aver raggiunto un record giornaliero di 230.000 nuovi casi di COVID-19, registrato domenica 12 luglio, l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha affermato che la pandemia potrà solo peggiorare.

Questo avverrà a meno che le persone non rispettino le linee guida che includono il distanziamento fisico, il lavarsi le mani, l'indossare le mascherine e il rimanere a casa se ammalati.

Il capo dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che gli stati che hanno allentato le misure di isolamento assistono ora ad un ritorno del virus perché non hanno seguito metodi sicuri di riduzione del rischio.

“Voglio essere diretto con voi: non ci sarà un ritorno alla ‘vecchia normalità’ nell’immediato futuro”, ha commentato Ghebreyesus in una conferenza stampa virtuale.

“Parlerò senza mezzi termini: troppi stati stanno andando nella direzione sbagliata”.

“Il virus rimane il nemico pubblico numero uno ma le azioni di molti governi e molte persone non riflette questo [stato delle cose]”.
Il capo dell’OMS ha inoltre detto che i messaggi contrastanti dei leader stanno minando la fiducia.

Se i governi non presenteranno una strategia comune per fermare la trasmissione del virus, e se il pubblico non segue le direttive base, “c'è solo una direzione in cui può andare questa pandemia”, ha commentato.

“Andrà peggio, peggio e peggio”.

‘Trasmissione esplosiva’

Il nuovo coronavirus ha ucciso quasi 570.000 persone e ne ha contagiate oltre 12,9 milioni da quando il primo focolaio è emerso a Wuhan, in Cina, nel dicembre scorso. Questi i dati di fonti ufficiali compilato dall’AFP.

Il dottor Ghebreyesus ha affermato che ci sono, al momento, quattro scenari nel mondo.

Ci sono Paesi che sono rimasti in allerta ed hanno evitato l’emergere di grandi focolai; quelli che hanno tenuto i maggiori focolai sotto controllo; quelli che hanno allentato le restrizioni ma ora stanno assistendo ad una nuova ondata; e quelli che stanno attraversando una fase di intensa trasmissione.

Secondo Tedros Ghebreyesus il cuore della pandemia è nelle Americhe, dove si riscontrano più della metà delle infezioni. Tuttavia, aggiunge, non è mai troppo tardi per portare sotto controllo le “trasmissioni esplosive”.

In uno studio pubblicato lunedì, il primo di questo tipo, un gruppo di ricercatori del King's College di Londra ha rivelato che i pazienti che guariscono dal virus possono perdere l’immunità al COVID-19 a pochi mesi dalla guarigione.
Il direttore delle emergenze dell’OMS, Michael Ryan, ha detto che non è ancora certo se i pazienti che sono guariti dal COVID-19 potranno essere contagiati di nuovo, “ma ciò avviene per gli altri coronavirus”.

Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del COVID-19 all’OMS, ha aggiunto che c’è bisogno di ulteriori ricerche.

Se da un lato coloro che hanno contratto il virus hanno sviluppato un certo livello di risposta immunitaria attraverso gli anticorpi, “ciò che ancora non sappiamo è quanto forte sia tale protezione e per quanto duri” ha dichiarato Kerkhove.

La missione in Cina

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inviato una missione di due persone in Cina per gettare le basi di uno studio relativo alle origini animali del nuovo coronavirus.

I due studiosi, un epidemiologo ed un esperto di salute animale, sono arrivati nel weekend. Così come vuole il regolamento cinese, sono stati sottoposti a quarantena, ma sono già al lavoro.

Michael Ryan ha detto che si ritiene che il virus derivi dai pipistrelli, ma l’animale-ospite responsabile della trasmissione del virus dai pipistrelli agli esseri umani non è ancora stato trovato.
Hua Chunying, portavoce del Ministro degli Affari Esteri a Beijing, ha reso noto in una conferenza stampa che gli esperti cinesi e quelli dell’OMS “cominceranno una cooperazione scientifica per individuare le origini del nuovo coronavirus”.

“L’OMS ritiene che risalire alle origini [del virus] sia un processo in continuo sviluppo che potrebbe coinvolgere numerosi Paesi e regioni”, ha insistito Chunying.

Ryan ha affermato che l’inchiesta “dovrebbe cominciare da dove è stato riscontrato il primo cluster di casi umani, e cioè da Wuhan, in Cina”.

“Bisogna andare dritti all’epicentro e cominciare da lì”.

I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri.  per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .

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Published 14 July 2020 9:43am
Updated 14 July 2020 9:46am
Presented by Maurizia Tinti
Source: AFP, SBS


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