No del governo australiano al vaccino monodose anti COVID-19 della Johnson & Johnson

Il ministro della Salute Greg Hunt ha per il momento escluso l'ipotesi di acquisto del vaccino contro il coronavirus della Johnson & Johnson, sostenendo che sia troppo simile a quello prodotto da AstraZeneca.

A photo provided by Johnson & Johnson showing the Janssen COVID-19 vaccine.

A photo provided by Johnson & Johnson showing the Janssen COVID-19 vaccine. Source: Johnson & Johnson

Il governo federale non prevede di utilizzare il vaccino monodose della Johnson & Johnson in Australia.

Il governo era in trattative con l'azienda farmaceutica, che aveva chiesto un'approvazione iniziale per il suo vaccino dall'ente regolatore australiano.

In una dichiarazione di martedì, un portavoce del ministro della Salute Greg Hunt ne ha escluso per il momento l'acquisto.
"Il vaccino [Johnson & Johnson] è un vaccino a vettore virale basato su adenovirus, come quello prodotto da AstraZeneca", si legge nella dichiarazione.

"Il governo non intende al momento acquistare altri vaccini basati su adenovirus".

La notizia giunge mentre il governo sta tentando di aumentare le sue forniture, dopo le nuove indicazioni mediche sul vaccino AstraZeneca e sul suo legame con rare coagulazioni del sangue. Pfizer è ora l'opzione preferita per gli australiani di età inferiore ai 50 anni.
Precedentemente si prevedeva che la maggior parte degli australiani avrebbe ricevuto il vaccino AstraZeneca. Il governo ha ora rinunciato al suo obiettivo di somministrare a tutti gli adulti le prime dosi del vaccino entro la fine di ottobre.

La scorsa settimana il segretario del ministero della Salute Brendan Murphy aveva dichiarato di essere stato in contatto con Johnson & Johnson, ma le somiglianze del loro vaccino con quello prodotto da AstraZeneca hanno giocato un ruolo importante.

"Abbiamo avuto esperienze con il vaccino AstraZeneca che è un vaccino a vettore virale,come quello di Johnson & Johnson", ha dichiarato il professor Murphy.

"Non sappiamo ancora quale sia la causa di questo effetto avverso, se si riferisce solo a questo vaccino [AstraZeneca] o anche ad altri adenovirus, staremo a vedere".
Pfizer coronavirus approval
Health Secretary Dr Brendan Murphy and Prime Minister Scott Morrison at press conference at Parliament House. Source: AAP Image/Mick Tsikas
Secondo la Johnson & Johnson, il loro vaccino ha ricevuto un'autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti a febbraio "per prevenire il COVID-19 in individui di età pari o superiore ai 18 anni".

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, all'11 aprile ne sono state somministrate quasi 6,5 milioni di dosi.

Una 'ricalibrazione' degli obiettivi vaccinali

Al momento l'Australia ha accordi con AstraZeneca e Pfizer e il governo ha annunciato la settimana scorsa di essersi assicurato 20 milioni di dosi ulteriori da Pfizer.

Esistono anche accordi con Novavax, ma il vaccino non è ancora stato approvato per l'uso.

Dopo le nuove indicazioni sull'utilizzo di AstraZeneca, il primo ministro Scott Morrison ha annunciato lunedì che gli obiettivi temporali nella campagna vaccinale non sono funzionali, perché il COVID-19 "scrive le proprie regole".

"Non ti è concesso stabilirne l'agenda", ha detto in un video pubblicato su Facebook.

"Piuttosto che fissare obiettivi che possono essere stravolti da ogni cambiamento nelle forniture internazionali e da altri imprevisti che possono verificarsi, andiamo semplicemente avanti con il processo".
Drawing up a dose
A medical worker fills a syringe with a dose of the Pfizer-BioNTech COVID-19 vaccine Source: Getty Images
Presentando il primo di una serie di aggiornamenti sui dati di vaccinazione da pubblicare online giornalmente, Morrison ha affermato che il numero di vaccinati in Australia ad oggi (1,2 milioni) è paragonabile a quello di altri grandi paesi.

Il Chief Medical Officer Paul Kelly ha dichiarato che le indicazioni riviste su AstraZeneca hanno costretto ad una ricalibrazione.

"Non darò un numero o una data, ma abbiamo preso un impegno assoluto a fornire il vaccino a chiunque, qualsiasi australiano adulto che desideri il vaccino, il più rapidamente possibile", ha dichiarato alla stampa a Canberra.
Il professor Kelly ha aggiunto che le fasi iniziali di vaccinazione destinata a lavoratori e residenti negli ambiti della quarantena, delle frontiere, dell'assistenza sanitaria e agli anziani e disabili, sono sulla buona strada per essere completate entro la metà dell'anno.

Kelly ha dichiarato che il raro effetto collaterale legato al vaccino AstraZeneca ha dimostrato che c'è qualche vantaggio nel non essere in cima alle classifiche mondiali sulla velocità nella campagna di vaccinazione.

 


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Published 13 April 2021 1:31pm
Updated 13 April 2021 1:41pm
By SBS News
Presented by Massimiliano Gugole
Source: SBS


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