Dopo due settimane di lockdown, la seconda ondata di casi di COVID-19 a Melbourne non dà segno di rallentare.
Mercoledì il Victoria ha registrato la cifra record di 484 nuovi casi – il diciassettesimo giorno consecutivo con numeri a tre cifre.
Il premier Daniel Andrews ha dichiarato che lo stato sta registrando "una certa stabilità" nella media settimanale, ma ha ammesso che i numeri non stanno diminuendo come avrebbe voluto.
Ma questo significa che il lockdown di Melbourne non ha funzionato?
Un'ondata molto differente
Dal 9 luglio, l'area metropolitana di Melbourne e la contea di Mitchell hanno avviato un iniziale periodo di lockdown in fase 3, il che significa che i residenti possono lasciare casa propria solo per .
Il professor John Mathews, epidemiologo alla University of Melbourne, ha dichiarato a SBS News che i casi hanno continuato ad aumentare perché la seconda ondata è molto diversa dalla prima.
"Con la prima ondata, sapevamo che i casi stavano arrivando con gli arrivi internazionali negli aeroporti o con le navi da crociera, quindi eravamo in grado di tenerli sotto controllo con il tracciamento dei contatti più facilmente", ha spiegato.
"La situazione ora è che ci sono molti più casi di trasmissione a livello comunitario".
Il professore ha aggiunto che in questo contesto il tracciamento dei contatti è molto più difficile, il che significa che i casi possono esplodere facilmente.
A tram passenger wearing a mask in Melbourne. Source: AAP
"Quel che è accaduto è molto prevedibile. C'era solo bisogno di alcuni casi non prevenuti. Si sono silenziosamente insinuati nei quartieri di Melbourne, il che ha portato ad una situazione molto difficile da controllare".
Problemi con i test
Il professor Mathews ha dichiarato che l'alto livello di trasmissione comunitaria è stato aggravato da alcuni passi falsi compiuti dal governo per quanto riguarda i test.
Mercoledì, un'analisi del governo del Victoria .
E oltre la metà non si è isolata nel periodo tra il momento in cui si sono sottoposti al test per il COVID-19 test e quando hanno ricevuto i risultati.
Il professor Mathews ha detto che anche se il governo ha un "carico di lavoro consistente" deve affrontare le "difficoltà comunicative" riguardanti il test.
COVID-19 testing in Broadmeadows. Source: AAP
"Le persone non ricevono i risultati dei test con la rapidità che vorrebbero, e non sono esattamente sicuri di quello che dovrebbero fare".
Inoltre ha aggiunto che il tutto è aggravato da una certa "lockdown fatigue" (affaticamento da lockdown) da parte dei cittadini del Victoria – che crea una tempesta perfetta per l'aumento di casi.
È giunta l'ora di inasprire il lockdown?
In base all'attuale lockdown, le persone possono uscire da casa propria per una serie di ragioni che includono il fare esercizio, il prestare cura ad altri, l'acquisto di beni essenziali e per svolgere lavori che non possono essere svolti da casa.
Con la definizione di "lavoro essenziale" ancora piuttosto ampia e il fatto che la decisione viene lasciata agli individui, molti abitanti di Melbourne vanno ancora al lavoro.
Inoltre, studenti e studentesse degli anni 11 e 12 sono tornati a scuola dal 13 luglio.
Questo ha fatto sì che ci sia ancora un movimento significativo di persone in città.
Raina MacIntyre, direttrice del programma di biosicurezza al Kirby Institute della University of NSW, ha espresso a SBS News un giudizio brutalmente franco del lockdown del Victoria per come si è svolto finora.
"Quel che stanno facendo, qualsiasi cosa esso sia – non ha funzionato... I numeri sarebbero dovuti calare radicalmente", ha dichiarato.
A suo parere l'aumento dei casi può essere imputato a due fattori.
"O le persone non stanno rispettando le restrizioni e c'è ancora troppa attività sociale ancora in corso, o c'è stata una maggior trasmissione che non è stata rilevata prima".
Se i casi non sono calati, secondo il professor MacIntyre sono necessarie misure più drastiche.
Statues in Melbourne this week. Source: AAP
"In questa fase, dovrebbero davvero considerare un lockdown di Stage 4. È abbastanza urgente", ha detto.
Attualmente non ci sono informazioni ufficiali disponibili su come potrebbe essere attuato in Australia un lockdown di fase 4, ma alcuni
"Penso che [il governo del Victoria] non dovrebbe aspettare fino al weekend perché i numeri sui test calano nel fine settimana, quindi è facile lasciarsi indurre ad un senso di falsa sicurezza... Il momento di prendere una decisione è ora".
Il governo difende la propria risposta
Nonostante il record di nuovi casi, Andrews ha detto che non ci sono piani per l'introduzione di ulteriori restrizioni.
"Il fattore chiave che sta incidendo sui numeri e sulla nostra sfida è che persone che si sono ammalate non si sottopongono al test", ha dichiarato davanti ai reporter mercoledì.
Il Chief Health Officer del Victoria Brett Sutton ha dichiarato che un passaggio ad un "lockdown duro" in stile neozelandese non risponderebbe necessariamente ai problemi che lo stato sta affrontando.
維州州長安德魯斯敦促維州居民要遵守政府戴口罩的規定和有關的防疫指引。 Source: AAP
"Non giungerei alla conclusione che un lockdown più rigido e regolamentato sia la strada giusta. Dobbiamo essere precisi nel senso di vedere dove sono i problemi e affrontarli direttamente", ha dichiarato.
Dei nuovi casi nello stato mercoledì, 97 sono collegati a focolai noti e contenuti, mentre 387 sono ancora sotto indagine.
Ci sono 3.408 casi attivi, con 205 persone in ospedale e 40, tra questi, in terapia intensiva.
Additional reporting: AAP
I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
