Mascherine e contenitori di plastica dispersi da una nave mercantile arrivano sulle spiagge di Sydney

È probabile che i detriti della nave APL England continuino a raggiungere le spiagge per diversi giorni.

Debris on Malabar Beach in Sydney

Debris on Malabar Beach in Sydney. Source: Randwick Council/Twitter

Mercoledì le spiagge a est di Sydney sono state ripulite dopo che maschere per il viso e contenitori takeaway di plastica sono giunti a riva.

I materiali provengono dalla APL England, una nave mercantile con bandiera singaporiana che domenica ha perso 40 container al largo delle coste del NSW a causa del mare mosso.

La nave, che viaggiava dalla Cina a Melbourne, è stata costretta a tornare indietro ed è ora ormeggiata al porto di Brisbane.

Alcune foto postate sui social media mercoledì mostrano i rifiuti approdati su diverse spiagge e varie persone che le ripulivano.

Questo tweet avverte che la spiaggia di Malabar è coperta dai rifiuti della nave e chiede a chi frequenta la spiaggia di non nuotare a causa dei detriti sommersi, ma anche di non raccogliere la spazzatura e lasciare il compito agli addetti.
Anche questo tweet dà notizia dei 40 container dispersi in mare a 70 chilometri dalla costa di Sydney.
Mark Morrow, rappresentante della Guardia Costiera australiana, ha espresso preoccupazione per quanto accaduto.

“Siamo preoccupati che dei container siano potuti cadere dalla nave, anche se c'erano onde di otto metri", ha detto.

“Ci aspettiamo degli standard elevati e sicuramente daremo voce alle nostre preoccupazioni con l’organizzazione marittima internazionale".

La ANL, l’operatore della APL England, ha detto che 21 dei container persi domenica erano vuoti e nessuno degli altri conteneva merci pericolose.

I container non contenevano solo provviste mediche, ma anche un’ampia gamma di prodotti come elettrodomestici e materiali da costruzione.
Australian Maritime Safety Authority/Facebook
Shipping containers resting precariously on the cargo ship Source: Australian Maritime Safety Authority/Facebook
Morrow ha dichiarato che molto probabilmente i rifiuti continueranno a raggiungere la riva per diversi giorni.

“Le nostre previsioni si basano sulla modellazione delle derive che ci dice dove andrà quel materiale”, ha spiegato.

“Mi aspetto che la maggior parte verrà portata a riva nel giro di qualche giorno... ma dipende dalle correnti e dalle condizioni dell’oceano”.

Già nel 2016 la APL England, benché con titolari diversi, perse 37 container a causa del mare mosso nel Great Australian Bight (South Australia).

La ANL si è scusata per l'incidente. 

“La ANL è impegnata nella protezione dell’ambiente locale e si impegnerà a rimuovere i detriti nel modo più tempestivo possibile”, ha dichiarato la società in un comunicato.

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Published 28 May 2020 1:25pm
Updated 28 May 2020 3:03pm
Presented by Maurizia Tinti


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