Attualmente ci sono 15 casi collegati al focolaio di coronavirus di Melbourne e almeno 23 casi attivi nello stato.
Mercoledì mattina Merlino ha affermato che tutti i casi confermati sono collegati, ma il governo è "molto preoccupato per il numero e per la tipologia dei luoghi di contagio".
L'annuncio è stato fatto dopo che è emerso che una delle persone risultate positive al COVID-19 era presente tra il pubblico di una partita di AFL nel weekend.
"Voglio essere franco con tutti questa mattina. Non posso escludere che potremmo implementare ulteriori misure, ma aggiorneremo le persone non appena lo sapremo", Merlino ha dichiarato ai giornalisti.
"Possiamo dire che le prossime 24 ore saranno cruciali", ha aggiunto.
La persona risultata positiva era presente tra il pubblico dell'MCG (Melbourne Cricket Ground) della partita Collingwood-Port Adelaide domenica 23 maggio, ed era seduta nella Zona 4, al Livello 1 del Great Southern Stand, dal lato di Punt Road.
Il Dipartimento della Salute del Victoria sta contattando gli spettatori che erano seduti nella stessa area, utilizzando i dati dei biglietti e dei codici QR.
Le persone che verranno contattate dovranno essere testate e mettersi in isolamento fino a quando non risulteranno negative.
Ad altre che erano sedute nell'area circostante viene detto di sottoporsi al test se sviluppano dei sintomi.
Merlino ha affermato che le autorità sono state in grado di accedere rapidamente alle informazioni necessarie per contattare gli spettatori che avevano bisogno di sottoporsi a test e mettersi in isolamento.
"L'AFL e l'MCG si sono preparati per questo momento. La sanità pubblica ed il management dello stadio hanno lavorato a lungo [per prepararsi a un'evenienza come questa]", ha dichiarato.
Tuttavia, c'è ancora molto lavoro da fare. Le autorità stanno anche usando i filmati delle telecamere CCTV.
"Continueremo a lavorare, ad analizzare le interviste ed ulteriori informazioni [che emergeranno], e ci saranno altri meeting [delle autorità] nel corso della giornata", ha affermato Merlino.
Mentre l'epidemia è iniziata nei quartieri settentrionali, tra i luoghi di possibile contagio elencati sul sito web del dipartimento della salute dello stato vi sono ora dei locali anche a Bendigo e Port Melbourne.
I luoghi di possibile contagio ora includono siti “tier 1” ovvero di primo livello a Coburg e Fitzroy, oltre che a Port Melbourne.
Un bar nella periferia di Prahran ha anche pubblicato sui social media che è stato identificato come sito di esposizione di livello 1b, mentre il RMIT ha rivelato che un appaltatore esterno che ha visitato l'università venerdì scorso è risultato positivo al COVID-19.
Il numero crescente di luoghi di possibile contagio e le loro posizioni mostrano che il virus si sta diffondendo potenzialmente ben oltre Whittlesea e i quartieri circostanti.
In risposta all’emergere di questi nuovi casi, le autorità hanno stipulato che in casa si possono avere al massimo 5 persone mentre si possono avere al massimo 30 persone ai raduni pubblici, almeno fino al 4 giugno.
Le mascherine sono obbligatorie al chiuso per le persone dai 12 anni in su, ma possono essere tolte per mangiare, bere e fare sport.
Le scuole e i luoghi di lavoro rimangono aperti, così come i negozi, i caffè, i ristoranti e i pub e si applicano i limiti di densità esistenti.
Le restrizioni si applicano a Greater Melbourne e alle persone che viaggiano nel Victoria regionale da Greater Melbourne.
Il sequenziamento genomico dimostra che l'epidemia è collegata al caso di un uomo di Wollert, che ha contratto il virus in quarantena in South Australia all'inizio di questo mese.
L'uomo, sulla sessantina, potrebbe essere il possibile "caso fonte" del focolaio a Whittlesea, anche se non è ancora stato stabilito un legame definitivo.
Il Queensland, il Western Australia ed il South Australia hanno imposto nuove restrizioni per i viaggiatori provenienti dal Victoria, malgrado non abbiano chiuso i loro confini.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
