Rivolgendosi al Paese in un , Ardern ha affermato che una serie di idee sono state "bounced around", ovvero rimbalzate, all'interno del governo per incoraggiare i neozelandesi a viaggiare a livello nazionale mentre i confini del Paese restano chiusi.
Tra le idee suggerite, ha affermato, c'è una settimana lavorativa di quattro giorni e una maggiore flessibilità in merito al congedo.
"Ho sentito molte persone suggerire che dovremmo avere una settimana di quattro giorni. Alla fine, questa è una conversazione da aversi tra datore di lavoro e dipendente", ha detto.
"Ci sono molte cose che abbiamo imparato dal COVID-19, ed [una riguarda] la produttività che può derivare dalla flessibilità, dall'avere persone che lavorano da casa".
"Incoraggerei davvero le persone a prendere in considerazione [una settimana lavorativa di quattro giorni] se i datori di lavoro sono in grado di farlo. [Li invito] a chiedersi se possa essere una cosa che potrebbe funzionare nel loro luogo di lavoro - perché certamente aiuterebbe il turismo in tutto il Paese", ha aggiunto Ardern.
Ardern ha fatto le osservazioni dal retro di un furgone diretto all'aeroporto per prendere un volo per Rotorua, una delle località turistiche di punta della Nuova Zelanda.
Il 60% dell'industria turistica del Paese proviene dai viaggi nazionali, ha affermato Ardern.
Ardern ha anche usato il video per confermare che sono in corso discussioni sulla possibilità di una "bolla trans-Tasman" che consentirebbe dei viaggi internazionali tra Australia e Nuova Zelanda.
Nessuna tempistica per il piano è stata finora annunciata dai due governi.
"La Nuova Zelanda aveva una fiorente industria turistica prima [della pandemia di COVID-19] e ce l'avremo di nuovo", ha dichiarato Ardern.
"Vi invito a esplorare i vostri dintorni", ha aggiunto.
La settimana scorsa il governo della Nuova Zelanda ha allentato ulteriormente le severe restrizioni per il COVID-19, consentendo ai viaggi interni di riprendere.
In base alle restrizioni attuali — "Alert Level 2" — i ristoranti e caffè sono autorizzati a servire i clienti seduti, con un massimo di 10 persone.
Anche musei, cinema, mercati e negozi al dettaglio hanno avuto il via libera per riaprire.
Mercoledì, nel Paese c'erano soltanto 35 casi di COVID-19. Dall'inizio della pandemia in Nuova Zelanda sono stati registrati 1.500 casi e 21 decessi.
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