Australia e Nuova Zelanda ospiteranno la "2023 FIFA Women's World Cup".
Nelle prime ore di questa mattina (26 giugno) il Consiglio della FIFA ha annunciato che la candidatura congiunta dei due paesi ha battuto quella della Colombia per 22 voti a 13.
Per celebrare, le vele dell'Opera House di Sydney e la Sky Tower di Auckland sono state illuminate con le immagini festanti delle giocatrici delle due squadre.
La novità dell'edizione del 2023 è che verrà disputata per la prima volta da 32 squadre, invece delle 24 che hanno preso parte a quella del 2019 in Francia e si terrà tra luglio e agosto.

The Sydney Opera House just before the announcement. Source: AAP
Le 'Matildas", e cioè le giocatrici australiane, erano in piedi nel pieno della notte negli uffici della Federcalcio per seguire in diretta le fasi della votazione di Zurigo.
Questo video pubblicato su Twitter mostra l'esplosione di gioia incontenibile delle atlete al momento dell'annuncio ufficiale della votazione.
"Ce l'abbiamo fatta", scrive Sam Kerr, capitano della nazionale. "Ecco come mi sento in questo momento".
Prima del risultato della votazione di Zurigo, Kyah Simon ha detto che giocare una Coppa del mondo in casa è il sogno di ogni giocatrice.
"Da bambina speri di entrare in nazionale e giocare in un mondiale, ma farlo in casa di fronte alla tua famiglia, agli amici e in uno stadio zeppo di verde e oro, è un sogno".
Inizialmente l'Australia intendeva presentare una proposta indipendente, ma nel dicembre 2019 ha deciso di unirsi alla Nuova Zelanda.
Una spinta considerevole alla candidatura congiunta dei due paesi è stata data lunedì scorso dal ritiro di quella del Giappone, che ha spianato la strada al duello finale con la Colombia.
Nella valutazione della FIFA la proposta di Australia e Nuova Zelanda ha ottenuto un coefficiente di 4.1 su 5, mentre la Colombia il 2.8. Alla votazione finale hanno preso parte 35 delegati della FIFA, dopo che la presidente della federcalcio neozelandese Johanna Wood e la controparte colombiana, Ramon Jesurun, sono stati esclusi dal voto per ovvi motivi.

Matildas Alanna Kennedy puts her hands together as FIFA announce the hosts to the 2023 FIFA Women's World Cup at the FFA Offices. Source: Getty Images AsiaPac
Essere selezionati ad ospitare la fase finale dei mondiali non è stato un compito facile e la campagna per promuovere la proposta congiunta è continuata fino a pochi minuti dal voto decisivo.
"Dobbiamo continuare a stare attaccati ai telefoni cellulari. C'è ancora un po' di lavoro da fare. Il margine è stretto e quindi spingeremo fino all'ultimo minuto", ha detto giovedì scorso a SBS News il presidente della federcalcio australiana Chris Nikou.
Anche la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern giovedì ha fatto fare gli straordinari al suo cellulare.
L'Australia aveva tentato di assicurarsi la competizione mondiale dieci anni fa, ma senza successo.
Il mondiale del 2023 si giocherà in 12 città: Sydney, Melbourne, Brisbane, Perth, Adelaide, Newcastle e Launceston in Australia e Auckland, Wellington, Christchurch, Hamilton, Dunedin in Nuova Zelanda.
La cerimonia di apertura si terrà all'Eden Park di Auckland, la finale a Sydney.
Il Presidente della FIFA Gianni Infantino ha dichiarato che la presenza di 32 squadre assicurerà la migliore promozione del calcio femminile mai avvenuta.

The Women's World Cup trophy. Source: AAP
"Sono sicuro che in Australia e Nuova Zelanda avremmo la migliore coppa del mondo mai organizzata finora", ha detto Infantino.
Il presidente ha poi dichiarato che per lui decidere per chi votare non è stato facile, ma che alla fine ha tenuto conto della valutazione tecnica della FIFA.
"Amo la Colombia e sono certo che avrebbero organizzato un torneo fantastico. Ma alla fine abbiamo dovuto decidere in base al contenuto delle proposte, aspetto del quale bisogna sempre tener conto".
"In passato la FIFA è stata accusata di non avere prestato molta attenzione alle valutazioni tecniche delle candidature. Dobbiamo dimostrare che questi rapporti hanno un significato importante, altrimenti dovremmo smettere di organizzare l'assegnazione attraverso candidature".
"Se non lo avessimo fatto saremmo stati la "vecchia" FIFA, e non la "nuova" FIFA della quale sono orgoglioso".
Il presidente della Federazione Calcio Australiana Chris Nikou ha detto che il successo è una enorme opportunità per promuovere il calcio femminile nella regione Asia-Pacifico.
"Oggi la FIFA ha reso felice non un solo paese, ma due", ha affermato Nikou.
"Sappiamo che c'è molto lavoro ancora da fare. Ma la nostra promessa ai membri della FIFA è che non lasceremo nulla di intentato affinché questa Coppa del mondo sia la migliore in senso assoluto e garantisca la crescita del calcio femminile non solo nella regione dell'Asia-Pacifico, ma in tutto il mondo".
La presidente della federcalcio neozelandese, Johanna Wood ha promesso che le due nazioni organizzeranno un torneo che resterà nella memoria di tutti.
La prima ministra Jacinda Ardern e il primo ministro Scott Morrison, in un comunicato congiunto, hanno espresso il loro compiacimento per il successo della candidatura aggiungendo che "il mondiale 2023 sarà il miglior mondiale femminile di sempre e sarà l'occasione ideale per uscire dalla crisi del COVID-19".
WITH AAP