Se sei un italiano residente in Australia (da più o meno tempo), forse hai ancora dei dubbi sulla "doppia tassazione".
Come e quando dichiarare le tasse solo in Australia o solo in Italia? O in entrambi i paesi? E che cos'è il 'credito d'imposta'? E qual è il ruolo dell'AIRE in tutto questo?
Abbiamo parlato con Marco Fedi, ex deputato alla Camera eletto in Australia e ora impegnato in un altro ruolo nell'ambito della comunità italiana, che ci ha spiegato in modo semplice come funziona.
Ascolta l'intervista con Marco Fedi:
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Rischio "doppia tassazione" per chi non si iscrive all'AIRE
SBS Italian
08:41
Marco Fedi spiega che prima bisogna decidere dove si è fiscalmente residenti.
“La prima cosa che ognuno di noi deve decidere è dove si ha residenza fiscale. Da questo dipendono diverse scelte”.
, aderisce al principio della che prevede che tutti i redditi del mondo vadano dichiarati dove si ha la residenza fiscale.
SOMMARIO:
"Sostanzialmente", spiega Fedi, "non avere redditi in Italia significa che uno non deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia - ma solo in Australia".
"Detto questo,
- se una persona si è trasferita all'estero e continua ad avere la residenza fiscale in Italia,
- o risiede in Italia per più di 183 giorni,
- oppure continua ad avere il centro dei propri interessi economici in Italia, come negozi in affitto, o proprietà immobliari in affitto
- in questi casi bisogna comunque presentare la dichiarazione dei redditi e inserire anche il reddito prodotto all'estero".
CASO PER CASO
Ecco caso per caso le diverse circostanze in cui ci si può trovare.
1. Residenza fiscale in Australia e nessun reddito in Italia
Una persona con residenza fiscale in Australia e che non ha redditi in Italia non deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia - ma solo in Australia.
Se un italiano vive all’estero da più di 12 mesi deve iscriversi all’AIRE - l'anagrafe degli italiani all'estero - quindi molti italiani con la residenza fiscale in Australia sono anche iscritti all’AIRE.
"Se la persona vive in Australia e si iscrive all'AIRE, il reddito da lavoro in Australia viene tassato solo in Australia e non viene tassato in Italia. Si pagano le tasse nel paese di residenza, ma la residenza fiscale deve essere in Australia - quindi la persona deve iscriversi all'AIRE," spiega Fedi.
2. Residenza fiscale in Italia ma residente in Australia
Se una persona ha mantenuto la residenza fiscale in Italia, anche se non ha redditi prodotti in Italia, deve inserire nella dicharazione dei redditi, che deve fare ogni anno, anche il reddito prodotto all'estero, con il vantaggio che le tasse pagate all'estero si possono usare come 'credito d'imposta' (cioé riducono le tasse che si pagano in Italia).
"Se si vuole restare residenti fiscali in Italia, bisogna anche dichiarare il reddito prodotto all'estero scaricando le tasse, e, grazie al credito d'imposta, effettivamente risulta che ci sono persone che si trovano nella situazione di non dover pagare tasse," spiega Marco Fedi.
3. Residenza fiscale non ben definita
Coloro che non hanno residenza fiscale ben determinata - come ad esempio persone che vivono una parte dell'anno lavorando in Italia ed il resto lavorando in Australia, o che desiderebbero rimanere in Australia ma sono nel paese da meno di 12 mesi, o che sono in Australia con un bridging visa, dovranno dichiarare il reddito prodotto sia in Australia che in Italia ed usare il credito d'imposta.
"Però se non lo fanno puntualmente ogni anno, rischiano di perdere questo vantaggio," spiega Fedi.
4. Residenza fiscale in Australia e interessi bancari in Italia
Se una persona è iscritta all'AIRE e produce un reddito in Australia che è, in base all'accordo, tassabile in Australia, e in Italia ha solo interessi bancari, potrà pagare le tasse in Australia sul reddito prodotto in Australia e pagare le tasse in Italia esclusivamente sugli interessi bancari che ha maturato in Italia.
Sempre a condizione che:
- sia iscritta all'AIRE
- non abbia trascorso più di 183 giorni in Italia
- non abbia mantenuto il centro dei suoi interessi economici prevalente in Italia
- non sia andata a vivere in un paradiso fiscale. L'Australia non lo è.
Che cos'è l'AIRE
Quando si nasce in Italia, si viene registrati all'anagrafe della popolazione dei residenti in Italia.
Nel momento in cui ci si trasferisce all'estero, si viene trasferiti nell'anagrafe dei residenti all'estero (AIRE).
Ogni comune italiano tiene un registro aggiornato dei suoi cittadini che risiedono all’estero (AIRE), così come ogni consolato tiene uno schedario dei cittadini che risiedono nella propria circoscrizione consolare (Anagrafe Consolare).
Quindi in pratica il consolato svolge per il cittadino che risiede all’estero alcune delle funzioni che il comune svolge per chi risiede in territorio metropolitano.
È obbligatorio iscriversi all'AIRE?
Devono iscriversi all’AIRE i cittadini che risiedono all’estero da più di 12 mesi.
Ci sono delle situazioni in cui le persone non hanno ancora deciso dove risiedere.
In tal caso possono decidere di rimanere iscritti all'anagrafe della popolazione residente in Italia. "Non c'è nessun obbligo se uno non ha i tutti i requisiti per risiedere in Australia," spiega Fedi.
Per approfondimenti sull'AIRE si rimanda al sito del .
Come iscriversi all'AIRE
Ci si può iscrivere all'AIRE online o in persona al consolato italiano.
Ecco i dettagli di come iscriversi all'AIRE - direttamente dal Consolato Generale d'Italia.
Ci auguriamo con questo articolo di avere risposto a diverse delle domande dei nostri ascoltatori ricevute via Facebook in seguito all'intervista iniziale con Marco Fedi.
Per vedere alcune delle domande dei nostri ascoltatori, ecco il relativo post Facebook.