Il vice primo ministro Michael McCormack ha assicurato che tutti i vaccini che verranno approvati in Australia saranno prima testati e solo in un secondo momento dichiarati sicuri.
L'autorità farmaceutica norvegese ha riferito che sono 29 le persone che hanno subito effetti collaterali dopo l'assunzione del vaccino Pfizer, e che in 13 di questo casi le conseguenze si sono rivelate fatali.
Quello prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer costituisce solo una parte della risposta australiana al COVID-19, e verrà fatto un uso maggiore del vaccino AstraZeneca che verrà prodotto in territorio nazionale, una volta approvato dalla TGA.
La campagna di vaccinazione dovrebbe prendere il via il mese prossimo.
Bloomberg ha riferito che le autorità norvegesi hanno sollevato "serie preoccupazioni" verso il prodotto della Pfizer alla luce dei decessi avvenuti.
Durante la conferenza stampa di domenica mattina, McCormack (che temporaneamente sostituisce Scott Morrison) ha quindi cercato di rassicurare gli australiani, sottolineando che il lancio del vaccino sarà "rapido ma sicuro".
"Ho parlato proprio questa mattina con il ministro della salute Greg Hunt, il quale ha chiesto alla TGA - la Therapeutic Goods Administration - di aprire un'inchiesta sulla questione e di richiedere maggiori informazioni alle autorità norvegesi, cosi come a Pfizer stessa", ha dichiarato al programma TV Sunrise.
"Questa è la ragione per la quale abbiamo preferito diversificare le nostre opzioni, acquistando più tipologie di vaccini provenienti da diverse case farmaceutiche, tra le quali anche AstraZeneca e Novavax".
"Abbiamo acquistato dosi a sufficienza per immunizzare l'intera nazione in maniera gratuita a partire da febbraio. Saremo anche in grado di provvedere per gli abitanti delle isole del Pacifico. Entro l'anno saremo in grado di confermare le validità del vaccino, creato velocemente ma in maniera sicura ed efficace".
"La sicurezza del vaccino è una questione di primaria importanza per noi" ha aggiunto McCormack.
Il ministro federale della salute Greg Hunt ha confermato che le autorità australiane sono in contatto con la Pfizer e che collaboreranno con le autorità norvegesi per fare luce sulle cause dei decessi.
"Abbiamo subito chiesto informazioni a riguardo. Siamo in contatto con le autorità sanitarie australiane affinchè vengano raccolte ulteriori informazioni, sia tramite l'azienda Pfizer sia attraverso gli organi deputati norvegesi", ha dichiarato domenica ai giornalisti.
Il ministro degli Esteri Marise Payne ha anche incaricato il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio di chiedere informazioni direttamente al governo norvegese.
"Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni le condivideremo con la comunità australiana", ha detto Hunt.
Danielle McMullen, presidente dell'Associazione Medica Australiana del NSW, ha affermato che gli australiani possono avere fiducia nel processo di approvazione del vaccino locale.
"Nei prossimi giorni sono sicura che verranno svolte molte indagini per scoprire quale ruolo ha giocato il vaccino sulle morti in Norvegia e se queste persone potessero avere un quadro clinico compromesso prima ancora di ricevere la dose", ha dichiarato nel corso della trasmissione Today on Sunday Morning.
"Quanto accaduto spiega il perchè della nostra decisione d'introdurre il vaccino più lentamente rispetto ad altri Paesi. Decisione che ci permette di monitorare quello che accade all'estero e capire se sono necessari degli aggiustamenti al nostro programma", ha aggiunto.
- Additional reporting by AAP.
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