I genitori dei cittadini australiani e residenti permanenti saranno classificati come familiari stretti, consentendo loro di recarsi in Australia in stati e territori che hanno raggiunto d'obiettivo dell'80% di vaccinati a doppia dose.
Il primo ministro Scott Morrison ha dato l'annuncio venerdì.
"So che sarà una notizia molto gradita per gli australiani in tutto il Paese che sperano di ricongiungersi con i loro familiari, con i loro genitori che sono all'estero", ha detto ai giornalisti.
I genitori non sono attualmente riconosciuti come parenti stretti, il che significa che non possono entrare in Australia.
Nel New South Wales, questo significherà che i genitori potranno entrare a Sydney dal primo novembre se sono completamente vaccinati e non dovranno fare quarantena in hotel.
"Voglio sottolineare che per gli altri stati e territori, e ho consigliato i premier e chief minister a tal fine, si tratta in primo luogo dei residenti e dei cittadini australiani", ha affermato Morrison.
Da tempo vari gruppi chiedono al governo federale di includere i genitori non australiani di cittadini o residenti permanenti come parenti stretti, per permettere loro di entrare nel Paese.
L'impossibilità di far arrivare i propri genitori in Australia ha causato angoscia e stress a molti cittadini australiani e residenti permanenti per oltre 18 mesi, da quando la pandemia di COVID-19 ha causato la chiusura dei confini australiani.
Molte persone, comprese le neomamme che non possono contare sull'aiuto dei nonni dopo il parto, hanno descritto questa separazione come "struggente".
Ci sono state numerose proteste contro le restrizioni in tutto il Paese negli ultimi 18 mesi, inclusa una ad agosto.
L'attivista Alexandra Parker, che gestisce il gruppo We Need Our Village a sostegno delle neomamme, ha descritto l'annuncio come "incredibile".
"Tutto ciò per cui ho combattuto — poter far venire qui i propri genitori per fornire supporto in momenti cruciali della vita — sta per accadere!".
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
