Indossare una maschera o non indossare una maschera? Questo è il dilemma che molti cittadini continuano a porsi al momento di proteggersi dal coronavirus, soprattutto mentre l'.
La posizione dei governi di tutto il mondo sulla questione non è univoca.
A partire da martedì le maschere sono diventate , che ha cautamente dato inizio alla revoca del blocco dopo aver rilevato 26.000 morti per COVID-19. Nel frattempo Germania, Vietnam, Israele ed altri paesi hanno fatto scelte simili costringendo i residenti ad indossare maschere se desiderano partecipare alla vita pubblica.
Per il Governo britannico . Inoltre ha anche diffuso istruzioni su come fabbricare la propria mascherina in casa .
Il : indossare una mascherina non è necessario se si sta bene.

Directions published by the United Kingdom government on how to make a face mask from an old t-shirt. Source: UK Government
Indicazione in linea con quella data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) secondo cui: "non ci sono prove sufficienti a favore o contro l'uso all'interno della comunità di maschere (mediche o di altro tipo) per individui sani".
Ma ora secondo un consulente australiano dell'OMS sul controllo delle infezioni per COVID-19, è tempo di considerare di indossare maschere sui mezzi pubblici o nei luoghi di lavoro in cui il distanziamento sociale non è possibile.
Mary-Louise McLaws, professoressa di epidemiologia della University of New South Wales, ha detto a SBS News di non essere favorevole all'utilizzo da parte di tutti di maschere ma, mentre gli australiani si preparano a tornare alla vita normale, ha spiegato che potrebbe essere utile farlo in alcuni contesti.
"In particolare sui trasporti pubblici è opportuno indossare una maschera non medica", ha detto.
"Queste forniscono tra il 10 ed il 60 per cento circa di protezione rispetto ad una maschera di livello medico, che non è sufficiente negli ospedali, ma sui trasporti pubblici è meglio di nulla."
Gran parte della discrepanza iniziale riguardo all'utilizzo o meno delle mascherine sembra derivare dalla carenza di dispositivi di protezione individuale di livello medico, noti come PPE, e dalle maschere chirurgiche necessarie principalmente agli operatori sanitari impegnati in prima linea nel combattere la crisi da COVID-19.
Secondo il virologo dell'Università di Sydney Tim Newsome, le maschere fatte in casa sono lungi dall'essere una soluzione definitiva per proteggere le persone dal COVID-19, ma potrebbero essere utili in alcuni ambienti chiusi come ad esempio sui trasporti pubblici.
"Quando la disponibilità delle mascherine era limitata aveva certamente senso dare la priorità d'utilizzo agli operatori sanitari e alle persone che presentavano i sintomi del COVID-19", ha spiegato a SBS News.
"Con l'aumento della disponibilità, e grazie al fatto che le persone stanno ricorrendo alle maschere fatte in casa, ha senso utilizzarle in determinate situazioni e questo potrebbe limitare la possibilità di trasmettere malattie o di venire infettati".
L'Australia ha rilevato tassi di trasmissione del coronavirus interni alla comunità molto più bassi rispetto a paesi come il Regno Unito, la Francia e gli Stati Uniti, i cui governi hanno incoraggiato o obbligato ad indossare la maschera.
Ma con i piani previsti per la maggior parte delle aziende australiane di tornare operative entro luglio, l'immagine dei riguardo al mantenimento del distanziamento sociale.
"Se tutti, a livello comunitario, indossassero le maschere sui trasporti pubblici certamente vedremo un effetto, ma a livello individuale si resta comunque vulnerabili", ha spiegato il professore associato Newsome.
Ha anche detto che, tuttavia, l'efficacia delle maschere fatte in casa è ancora "discutibile" e dipende dal tipo di tessuto utilizzato, dalla vestibilità della maschera e da come le persone la utilizzano.
Sono state inoltre espresse preoccupazioni in merito al fatto che l'uso scorretto delle maschere, o la mancanza di consapevolezza sull'igiene quando questa viene indossata o quando viene rimossa, potrebbero effettivamente comportare un aumento del rischio di infezione.
Ad esempio l'OMS afferma che le "maschere non mediche o di tessuto" potrebbero essere pericolose se toccate con le mani sporche o maneggiate troppo spesso e poi posizionate sul viso.
"Se le maschere diventano obbligatorie, allora le persone dovrebbero imparare ad utilizzarle nel modo corretto ... alcuni studi mostrano che il virus ha una resistenza abbastanza forte sulla superficie delle maschere rispetto ad altre superfici", ha spiegato ancora il professor Newsome.
Secondo la professoressa McLaws le persone dovrebbero cercare di non parlare mentre indossano maschere non mediche poiché le particelle potrebbero passare attraverso il tessuto.
Secondo i funzionari sanitari, coloro che indossano una maschera dovrebbero assicurarsi di buttarla o lavarla immediatamente dopo l'uso, di rimuoverla dalla parte posteriore e di lavarsi le mani prima di metterla e di rimuoverla.
Le autorità hanno inoltre ripetutamente sottolineato che, sebbene le maschere possono limitare l'esposizione al virus, indossarne una non dovrebbe sostituire un frequente lavaggio delle mani ed un adeguato mantenimento della distanza sociale.
Valvola si, valvola no
Ed ora tocchiamo un punto controverso al momento della difficile scelta del tipo di maschera. Flavio Severgnini, medico anestesista e specializzato in terapia intensiva presso un ospedale in Lombardia ed ex medico del pronto soccorso elicotteri in NSW, ha spiegato a SBS Italian che le mascherine fornite di valvola sono efficacissime per proteggere chi le indossa, ma non filtrano l'aria (il fiato) in uscita.
Quello che preoccupa i medici sono i cosiddetti portatori sani, ha spiegato ancora Severgnini, ovvero quelle persone che hanno il virus, lo possono trasmettere, ma non ne sono a conoscenza perché non hanno sintomi. Si stima possano essere circa il 10% dei contagiati.
Lo scopo di far indossare le mascherine è evitare di propagare il virus da persona a persona, ma anche su superfici che possano diventare a loro volta mezzi di contagio. "Proviamo ad immaginare per esempio un portatore sano che starnutisce e poi con la mano che ha tenuto davanti alla bocca tocca il corrimano delle scale dell'ufficio", ha detto Severgnini. "Se uno di questi portatori asintomatici dovesse indossare una mascherina con valvola continuerebbe a propagare il virus, proprio perché l'aria non è filtrata in uscita".
A cosa serve quindi la valvola? A rendere più confortevole la maschera, per chi la deve indossare per lungo tempo. Ma allora, a chi servono le mascherine con valvola? Agli operatori sanitari, negativi perché testati (si spera) e, in quanto a stretto contatto con persone già positive, tenuti ad indossare la maschera per lunghi periodi.
La maschera con la valvola è anche utile alle persone che si stanno prendendo cura di un malato positivo, ad esempio nel caso di un famigliare: in questo caso serve un elevata filtrazione in entrata, proprio perché si sta assistendo una persona che ha la malattia, ma non è importante la filtrazione in uscita visto che l'altra persona è, purtroppo, già malata.
Lo scopo della mascherina nella popolazione generale è quello di bloccare la propagazione del virus, soprattutto da parte degli asintomatici. Quindi è indispensabile una filtrazione in uscita e non tanto la filtrazione in entrata, piuttosto egoistica, che protegge solo chi indossa la maschera.
"In poche parole, non siate egoisti", suggerisce Flavio Severgnini, "quando dovete scegliere una maschera indossatene una chirurgica, ma non quella con la valvola!", se non è necessario.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.
SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .