“Fortemente sconsigliato” agli australiani di spostarsi nelle zone più a rischio in Victoria

L’Australian Health Protection Principal Committee ha invitato gli australiani ad evitare i quartieri del Victoria dove si è registrato il maggiore incremento di COVID-19.

People leave Flinders Street Stationi n Melbourne, Sunday, 21 June, 2020.

People leave Flinders Street Station in Melbourne, Sunday, 21 June, 2020. Source: AAP

L’ente che fornisce consulenze al governo federale in materia di sanità pubblica, l’Australian Health Protection Principal Committee, ha chiesto agli australiani di evitare le zone nelle quali sono stati registrati aumenti di casi di COVID-19.

La commissione ha reso noto in una dichiarazione di “sconsigliare fortemente gli spostamenti da e verso le aree definite dal governo del Victoria come ‘hotspot’, fino a che verrà confermato il controllo della diffusione del virus nella comunità”.

La dichiarazione ricorda che ci si deve attendere nuovi focolai e che sono inevitabili, ma che “è fondamentale poter continuare a controllare la diffusione del virus”.

La dichiarazione della commissione viene giudicata come senza precedenti.

Il medico di Melbourne Vyom Sharma ha descritto i commenti come “un’affermazione forte”.
Il governo del Victoria ha iscritto nell’elenco dei cosiddetti “hotspot” sei aree. Si tratta di Hume, Casey, Brimbank, Moreland, Cardinia e Darebin.

Più della metà dei nuovi casi dalla fine di aprile sono frutto di contagi tra famigliari.
Gli ultimi numeri hanno spinto il governo del Victoria ad estendere lo stato d’emergenza fino al 19 luglio.

A causa dell’aumento dei casi, alcuni stati – tra cui il Queensland – hanno reso noto di voler mantenere la loro posizione contraria ai viaggi inter-stato.

Il Queensland ha dichiarato come “hotspot” l’intera area metropolitana di Melbourne, rendendo obbligatoria la quarantena di due settimana per chiunque entri nello stato. Dallo scorso marzo sono stati interrotti i viaggi non essenziali tra i due stati, che dovrebbero riprendere il 10 luglio.

“L’ultima cosa che vogliamo è allentare le restrizioni, accogliere molti turisti per le vacanze scolastiche, diffondere il coronavirus per lo stato e costringere tutti a ritornare in isolamento”, ha dichiarato domenica ai giornalisti il ministro della sanità del Queensland Steven Miles.
A map showing the coronavirus hotspots in Victoria as identified by the state's health department.
A map showing the coronavirus hotspots in Victoria as identified by the state's health department. Source: Victorian Department Of Health And Human Services
"Chiaramente quello che sta succedendo nel Victoria dovrà fare parte delle nostre considerazioni”.

Il dottor Coatsworth ha dichiarato che i governo statali e dei territori devono prendere le loro decisioni sulle restrizioni in base al numero dei contagi locali.

"Sarebbe irragionevole che il WA o il Northern Territory o anche il Queensland al momento prendessero decisioni sulle loro restrizioni basandosi su quello che accade nel Victoria, perché la situazione epidemiologica è diversa”, ha dichiarato Coatsworth.

Il ministro delle finanze federale Mathias Cormann ha sottolineato che l’aumento delle infezioni nel Victoria non dovrebbe fermare gli altri stati dal riaprire i confini al più presto possibile, notando che non c’è mai stata una chiusura dei confini tra Victoria e NSW.

"Non si vede alcun problema in NSW come risultato delle epidemie localizzate nel Victoria”, ha dichiarato il ministro ai giornalisti a Perth.
Ma il premier del WA Mark McGowan, presente insieme a Cormann a Perth per un annuncio del governo, non ha dato l’impressione di volersi affrettare a riaprire i confini.

"Chiaramente quello che è successo nel Victoria verrà preso in considerazione per ogni nostra decisione futura, ma come tutti sono molto preoccupato della situazione”, ha dichiarato Mr McGowan.

"Una volta che la situazione sfugge al controllo, la gente può morire e non voglio vedere una situazione del genere qui”.

Il South Australia ha programmato la riapertura dei confine il 20 luglio, ma il suo governo sta monitorando con attenzione gli eventi del Victoria e non ha escluso la continuazione delle misure.



Il presidente di Australian Industry Group Innes Willox ha affermato che la reimposizione di misure più rigide nel Victoria rischia di fare sprofondare la fragile fiducia dei consumatori e delle imprese.

"L’impatto economico sarà duro e brutale”, si legge in una dichiarazione scritta.

Il portavoce della sanità dell’opposizione federale Chris Bowen ha infine confermato che la strada per mettere sotto controllo il virus è ancora lunga.

"Fino a che il virus non è sconfitto dappertutto, non è sconfitto dappertutto”, ha dichiarato il ministro ombra.

Il numero dei contagiati è salito a 7461 casi in tutta Australia dall’inizio della pandemia. Il numero delle vittime è fermo a 102, un numero relativamente basso rispetto al numero di vittime registrate in altre nazioni.

Additional reporting: AAP

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo 

Share
Published 22 June 2020 2:36pm
Presented by Carlo Oreglia
Source: SBS News


Share this with family and friends