Esperti di social media avvertono che profili sospetti di Twitter, tra cui anche quelli che appartengono a personaggi statunitensi di alto calibro, hanno spinto intenzionalmente una falsa narrazione sul ruolo degli incendi di natura dolosa nella crisi degli incendi boschivi in Australia.
Mercoledì mattina l'hashtag #ArsonEmergency è stato il secondo più di tendenza a livello nazionale su Twitter, a seguito solo di #AustralianBushfireDisaster. L'intenzione degli utenti che utilizzano l'hashtag è quella di minare il legame tra la devastante crisi degli incendi in corso nel paese ed il cambiamento climatico.
Timothy Graham, analista di social media della Queensland University of Technology (QUT), ha scoperto che molti degli account che utilizzano l'hashtag mostrano un comportamento altamente automatizzato e
Il dottor Graham ha usato un algoritmo chiamato Tweet Bot o Not, che cerca di determinare se un account è automatizzato o meno, per analizzare 1.340 tweet pubblicati da 315 account, e ha scoperto che account molto simili e in numero superiore alla norma stava utilizzando l'hashtag.

A destroyed home in Batlow, NSW. Source: Ben Patrick, SBS News
Tobias Keller, esperto di social media e collega del dottor Graham, li ha definiti come "account immaginari" che imitano gli esseri umani ed il loro comportamento e sono creati per raggiungere un obiettivo specifico, come ad esempio diffondere la disinformazione.
"Ciò che ci colpisce è il numero di profili che parlano di incendio doloso e la negazione del legame tra il cambiamento climatico e gli incendi boschivi che ha raggiunto il picco ieri, sembra la classica mossa di una campagna di disinformazione", ha detto il dott. Keller ai microfoni di SBS News.
"Questi profili sono sospetti. Potrebbero essere umani, potrebbero in qualche modo essere pagati o coordinati e potrebbero anche spacciarsi per utenti reali... ciò che sappiamo è che stanno cercando di diffondere una nuova narrativa sul collegamento tra gli incendi ed i cambiamenti climatici".
Mercoledì questa "nuova narrativa" si era diffusa a livello internazionale e veniva riproposta da personalità statunitensi come Donald Trump Jr e da un candidato repubblicano dello Stato di Washington, che accusava il governatore dello Stato di essere "più preoccupato per gli incendi australiani spacciati come causati dal cambiamento climatico (ma effettivamente causati dai piromani)”.
"Non riguarda più solo l'Australia, riguarda il cambiamento climatico e la crisi degli incendi" spiega il dott. Keller. "Al momento tutti gli occhi sono puntati sull'Australia e ci sono molte persone in tutto il mondo che non credono che il cambiamento climatico sia reale ".
Mercoledì mattina Trump Jr ha condiviso un articolo di The Australian con i suoi 4,2 milioni di seguaci, in cui si sostiene che dall'inizio della stagione degli incendi 183 presunti piromani erano stati arrestati.
Alcune delle risposte al tweet sono state: "Sinceramente non riesco a pensare ad un motivo per tutto questo oltre al fatto che gli attivisti del cambiamento climatico lo fanno per promuovere un loro discorso" oppure "Non sarei sorpreso se i piromani fossero finanziati da coloro che cercano di spingere la bufala del cambiamento climatico".
All'interno dell'articolo, tuttavia, sono messe in evidenza una serie di questioni tra cui il fatto che la maggior parte degli "incendiari" sono stati arrestati per reati legati agli incendi, come gettare una sigaretta accesa o non rispettare i divieti fuoco totale, e non per aver appiccato deliberatamente gli incendi.
In una dichiarazione diffusa lunedì la Polizia del NSW ha detto di aver accusato solo 24 persone che presumibilmente avrebbero provocato incendi boschivi dall'inizio della stagione.
Nel frattempo martedì ai microfoni dell' emittente ABC Gippsland il Premier dello Stato del Victoria Daniel Andrews ha detto che nessuno degli incendi in corso nello stato era stato acceso deliberatamente acceso.
Nonostante in Australia gli incendi dolosi accadano, gli scienziati chiariscono che l'estrema stagione di incendi che il paese sta attraversando è direttamente collegata ai cambiamenti climatici.
Nel sito del Bureau of Meteorology si legge che "i cambiamenti climatici stanno influenzando non solo la frequenza e la gravità delle pericolose condizioni degli incendi boschivi in Australia e in altre regioni del mondo, ma anche la temperatura, l'umidità ambientale e le condizioni meteorologiche".
In unol'economista Ross Garnaut aveva avvertito che "le stagioni degli incendi inizieranno prima, finiranno leggermente più tardi, e saranno generalmente più intense" e che questo nuovo comportamento sarebbe stato osservabile entro il 2020.
Pur ribadendo che gli incendi dolosi sono un problema serio e sono in corso indagini, secondo Julie Posetti, direttrice della ricerca globale presso l'International Center for Journalists e co-autrice del manuale delle Nazioni Unite di giornalismo e disinformazione, aderire alle false narrazioni diffuse sui social media potrebbe avere conseguenze serie.
"Se le persone fossero persuase da coloro che agiscono in cattiva fede a non credere alla scienza e alle prove che si trovano davanti agli occhi riguardo ai cambiamenti climatici, come causa di questi incendi senza precedenti, sarebbe un ulteriore disastro" ha detto Julie Posetti a SBS News. "Si tratterebbe di una vittoria della disinformazione, quando al momento è necessaria un'azione supportata da evidenze per affrontare il cambiamento climatico.
All'inizio di questa settimana, il comitato del controllo dei consumatori del governo ha di fare attenzione, dopo che sono state riportate una serie di segnalazioni di pagine false di crowdfunding e di truffatori che si spacciano per dipendenti di associazioni di beneficenza o vigili del fuoco volontari.
"Non effettuate donazioni tramite pagine di raccolta fondi su piattaforme che non verificano la legittimità della raccolta fondi o che non garantiscono la restituzione del denaro se la pagina venisse segnalata come fraudolenta" ha suggerito un portavoce della Australian Competition and Consumer Commission.
In termini di cosa le persone possono fare per assicurarsi di non cadere nell'inganno della disinformazione, sia il Dott. Keller che il Dott. Posetti concordano sul fatto che si tratta di identificare delle fonti di informazione affidabili e ascoltarle.
"Se stai cercando di fuggire da un incendio boschivo è di fondamentale importanza affidarti a fonti di informazioni accurate e affidabili come l'RFS del NSW o la ABC Radio ed i loro canali nei social media" ha suggerito Posetti "è qui quando discernere tra fonti di informazione affidabili e voci di corridoio o contenuti ingannevoli può essere una questione di vita o di morte".