Key Points
- Il professor Paul Kelly ha dichiarato che la risposta di emergenza alla pandemia è finita
- Il presidente dell'AMA, il professor Steve Robson, ha avvertito che il COVID non dovrebbe essere trattato come l'influenza
- Anche i pagamenti "pandemic leave disaster payment" termineranno il 14 ottobre
A partire dal 14 ottobre, le persone risultate positive al COVID-19 in Australia non dovranno più mettersi in isolamento.
La "decisione unanime" è stata presa venerdì in una riunione del National Cabinet presieduta dal primo ministro Anthony Albanese.
"Allo stesso tempo finiranno anche i pandemic leave disaster payments (pagamenti per coloro che non possono andare a lavorare perché in isolamento), ad eccezione dei lavoratori in contesti ad alto rischio, che hanno bisogno di ricevere un sostegno particolare", ha annunciato il primo ministro Anthony Albanese.
Attualmente, gli australiani asintomatici devono mettersi in isolamento per cinque giorni.
Il Chief Medical Officer dell'Australia Paul Kelly ha dichiarato che la risposta di emergenza dell'Australia alla pandemia è probabilmente terminata.
Tuttavia, ha avvertito che la pandemia non è finita e che le future ondate di coronavirus nel Paese potrebbero essere simili a quelle viste all'inizio di quest'anno.
Il professor Kelly ha affermato che in Australia i numeri di nuovi casi, ricoveri in ospedale, ricoveri in terapia intensiva e focolai nei centri di assistenza agli anziani sono nettamente diminuiti.
"Al momento abbiamo anche un'immunità ibrida molto elevata a causa di precedenti infezioni, nonché alti tassi di vaccinazione specialmente nelle comunità altamente vulnerabili, ovvero anziani, residenti in case di riposo e persone disabili".
"Credo che rimuovere l'isolamento obbligatorio in questo momento sia una decisione ragionevole dal punto di vista della salute pubblica", ha aggiunto il professor Kelly.
Rispondendo a una domanda sull'autoisolamento volontario, Kelly ha affermato che le persone sono più infettive nei primi due o tre giorni e hanno maggiori probabilità di essere contagiose quando hanno i sintomi del COVID-19.
"Non impediamo alle persone contagiose di entrare nella comunità ora, e non lo faremo in futuro", ha dichiarato.
"[Ma] l'infettività di questo virus non è cambiata", ha affermato.
Il primo ministro Albanese ha affermato che il governo sta cambiando posizione sulla base dei pareri medici e delle circostanze.
Albanese ha dichiarato che i leader hanno discusso della necessità di continuare a condurre campagne perché le persone si vaccinino.
"Continueremo a fornire supporto nelle aree ad alto rischio. Continueremo a monitorare questi problemi e avremo un'altra discussione a dicembre", ha affermato.
Secondo il professor Steve Robson, dell'Australian Medical Association, il COVID non dovrebbe essere trattato come l'influenza.
"Se pensate che il COVID-19 sia come l'influenza, vivete in un mondo immaginario. Il COVID è una infezione a lungo termine", ha dichiarato Robson all'ABC.
"Stiamo già assistendo all'effetto del Long COVID sulla forza lavoro e sulla comunità. Questo non accade con una lunga influenza o un lungo raffreddore", ha aggiunto.
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