Un altro membro del personale ed un ex residente dell'Holiday Inn di Melbourne sono risultati positivi al COVID-19, facendo salire a otto il numero di casi collegati all'hotel.
Mercoledì il Dipartimento della Salute ha confermato che due nuovi casi erano collegati all'hotel all'aeroporto di Melbourne.
Questi sono un membro del personale ed un ex residente che sono andati via dall'hotel domenica, lo stesso giorno in cui è partito un ospite risultato positivo al COVID-19.
Il South Australia ha segnalato che ai residenti di Greater Melbourne potrebbe venire impedito di entrare nello stato a partire dalla mezzanotte di mercoledì, sebbene le autorità debbano ancora prendere una decisione finale sulla questione.
Secondo le nuove misure, i residenti di ritorno in SA, le persone che si trasferiscono e altri viaggiatori esenti saranno comunque ammessi, ma dovranno essere messi in quarantena per 14 giorni.
"È una situazione molto dinamica", ha dichiarato mercoledì il commissario di polizia Grant Stevens.
Inclusi gli ultimi due casi, l'epidemia attualmente coinvolge tre membri del personale, due ospiti rilasciati e una famiglia di tre persone che non soggiorna più in albergo.
Le autorità ritengono che un apparecchio medico nella stanza della famiglia sia all'origine dell'epidemia.
L'hotel ha dovuto chiudere ed il premier Daniel Andrews ha confermato che il Victoria non aumenterà il numero di viaggiatori internazionali accolti dallo stato da 1.120 a 1.310 alla settimana come previsto a partire da lunedì.
Brett Sutton, Chief Health Officer di Victoria, ha affermato che le autorità ritengono che i casi siano collegati all'uso di un nebulizzatore, un dispositivo che vaporizza farmaci o liquidi.
Il nebulizzatore era stato utilizzato da un ospite dell'Holiday Inn che è stato portato in terapia intensiva martedì.
L'ospite, che soffre di complicazioni di salute, e due altri membri della sua famiglia hanno contratto il virus all'estero.
Il professor Sutton ha dichiarato che è possibile che tutti coloro che erano in quarantena allo stesso piano siano stati esposti al virus.
"Il rischio con un virus trasmesso con aerosol è molto elevato e quindi penso che dovremmo aspettarci più casi", ha affermato.
La commissaria di Quarantine Victoria di COVID-19 Emma Cassar ha detto che l'ospite non aveva dichiarato il nebulizzatore al suo arrivo in hotel e che, se lo avesse fatto, sarebbe stato portato in un medi-hotel.
"Sono sicuro che pensassero di non star facendo niente di male, ma abbiamo delle regole per assicurarci che che questi apparecchi non entrino negli alberghi", ha affermato il premier Daniel Andrews.
Andrews ha dichiarato che i lavoratori infetti e i contatti stretti degli ospiti sono stati testati e sono stati identificati numerosi siti di esposizione.
Ha descritto le varianti mutanti emergenti di COVID-19 come "un motivo di forte preoccupazione".
"Queste varianti super infettive si stanno dimostrando molto difficili da contenere e questa è una vera sfida", ha affermato Andrews.
"Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per fare di più e per rispondere a questa sfida unica".
Martedì sera, a circa 135 membri del personale dell'hotel è stato detto di sottoporsi al test e mettersi in isolamento a casa per 14 giorni, portando il numero totale del personale in isolamento a 220.
Quarantotto ospiti dell'hotel considerati contatti stretti primari saranno trasferiti all'albergo Pullman Melbourne.
Tutti gli ospiti che avrebbero dovuto lasciare la quarantena nei prossimi tre giorni saranno tenuti a rimanere per almeno altri tre giorni.
A gennaio, l'Hotel Grand Chancellor di Brisbane è stato evacuato dopo che un addetto alle pulizie è risultato positivo alla variante inglese.
I viaggiatori di ritorno sono stati spostati in un altro hotel per riavviare il periodo di quarantena di 14 giorni.
Nell'ultima settimana ci sono stati sette casi acquisiti localmente di COVID-19 in tre hotel di quarantena nel Victoria.
Di questi, tre persone hanno contratto la variante inglese.
Il presidente dell'AMA nazionale Omar Khorshid ha dichiarato che la variante inglese ha "aperto delle crepe" nel sistema di quarantena in hotel, facendo emergere il bisogno di un'azione immediata.
"Il virus è riuscito a sfuggire dai sistemi di quarantena della maggior parte degli stati, e siamo incredibilmente fortunati a non aver ancora assistito a un'epidemia di massa", ha affermato il dottor Khorshid.
Più di 950 addetti alla quarantena d'hotel in tutto lo stato sono in isolamento.
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