COVID-19 I decessi in Italia sono quasi triplicati. 15 milioni di italiani forzati alla quarantena

Almeno 15 milioni di Italiani sono stati messi in quarantena nel tentativo di fermare la diffusione del coronavirus dato il rapido aumento di decessi.

People wearing protective masks in Rome, Italy.

People wearing protective masks in Rome, Italy. Source: AAP

Domenica 8 marzo l’Italia è diventata il secondo paese al mondo per casi di infezione e morte da coronavirus superando la Corea del Sud.

Il numero dei decessi è quasi triplicato, aumentando da 133 a 366, nella sola giornata di domenica, ha riportato la Protezione Civile italiana. La maggior parte dei casi è stata registrata in Lombardia, la regione più colpita.

L’Italia riporta così il maggior numero di decessi di ogni nazione al di fuori della Cina e il maggior numero di infezioni da COVID-19 al mondo, dopo che i casi sono aumentati in un solo giorno da 5.061 a 6.387, un incremento del 26,2%.
Daktari afanya vipimo katika hema lakutibu virusi vya coronavirus mjini Palermo, Italy
Daktari afanya vipimo katika hema lakutibu virusi vya coronavirus mjini Palermo, Italy Source: AAP
La Corea del Sud registra al momento 7313 casi e domenica ha annunciato che i tassi di infezione stanno rallentando.

Il capo della Protezione Civile italiana, Angelo Borrelli, ha annunciato che sono state ordinate 22 milioni di mascherine chirurgiche per evitare la diffusione del coronavirus.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha accolto positivamente i “sacrifici genuini” dell’Italia nel mettere un quarto della sua popolazione in isolamento per cercare di limitare la diffusione del nuovo coronavirus.

La rivolta dei detenuti

I detenuti delle prigioni italiane si sono ribellati alle nuove regolamentazioni introdotte per contenere la diffusione del COVID-19. Domenica un gruppo di supporto ai diritti dei carcerati ha detto che vi sono stati un morto e diversi feriti tra i prigionieri.

I detenuti al carcere Poggioreale di Napoli, in quello di Modena, Frosinone e Alessandria si sono ribellati alle misure che includono, tra gli altri, la proibizione delle visite dei famigliari, riportano i sindacati.

Secondo i media, casi simili sono stati registrati a Padova, Bari, Foggia e Palermo.
Inmates protest on a wall of the Poggioreale prison in Naples, Italy, 8 March, 2020.
Inmates protest on a wall of the Poggioreale prison in Naples, Italy, 8 March, 2020. Source: AAP
L'associazione per i diritti umani Antigone ha affermato che un detenuto è morto nel carcere di Modena, anche se le circostanze non sono state ancora confermate. 

"Avevamo già segnalato che le tensioni nelle prigioni erano in aumento e che temevamo che sarebbero potute finire in tragedia", ha scritto l'associazione in una dichiarazione a seguito delle rivolte.

"Devono essere prese tutte le misure necessare per assicurare ai prigionieri i loro diritti e per fermare l'escalation di tensioni e prevenire la morte dei detenuti. La morte di una persona è già troppo", si legge nel comunicato.

A Modena due guardie del carcere sono state ferite e circa 20 persone del personale sono state costrette a lasciare la prigione.

L'isolamento della Lombardia

Più di 15 milioni di persone sono state forzate alla quarantena domiciliare nel nord dell'Italia domenica mattina dopo che il governo ha approvato misure drastiche nel tentativo di fermare la diffusione del coronavirus. 

Le nuove misure sono state applicate a circa un quarto della popolazione italiana, che conta oltre 60 milioni di persone, e rimarrà in forza fino al 3 aprile.

In tutta la nazione, cinema, teatri e musei sono stati chiusi.

Il primo ministro Giuseppe Conte ha scritto su Twitter che ha finalizzato delle strategie per limitare drasticamente la mobilità dentro e fuori da vaste aree che includono Venezia e la capitale finanziaria italiana, Milano, per circa un mese.
Con più di 350 decessi, l'Italia ha registrato il maggior numero di morti da COVID-19 di ogni altra nazione al di fuori della Cina, dove l'epidemia è cominciata lo scorso dicembre. 

L'Italia è seconda al mondo per i tassi di popolazione anziana dopo il Giappone, secondo la Banca Mondiale, e le persone anziane sembrano essere la fascia più vulnerabile al nuovo coronavirus.

Senza una ragione "seria" che non può essere posticipata, come motivi di lavoro o familiari urgenti, nessuno potrà lasciare le aree di isolamento, si legge sul Corriere Della Sera.

Ciò include l'intera regione Lombardia, così come Venezia e le zone circostanti, le città di Parma e Rimini - coinvolgendo così un quarto della popolazione di 60 milioni di italiani.
Buenos Aires
Buenos Aires Source: EPA
Le persone saranno autorizzate a tornare a casa se provenienti da aree esterne a queste regioni, mentre i bar e i ristoranti sono autorizzati a rimenere aperti solo se i clienti verranno posti a un metro di distanza gli uni dagli altri. 

Tali misure seguono quelle prese dalla provincia centrale cinese di Hubei, i cui 60 milioni circa di residenti sono in isolamento dalla fine di gennaio, quando il governo si affrettò a contenere il virus che era emerso per la prima volta nella capitale della regione, Wuhan.

Questa una mappa delle regioni italiane messe in isolamento.
In tutto il mondo, il numero totale di persone affette da COVID-19 ha superato i 100 mila mentre i decessi registrati sono 3500 in ben 95 nazioni e territori.

L'epidemia ha scosso i mercati e paralizzato le catene di rifornimento globali, mentre l'Italia si trova a fronteggiare la lotta globale al virus, con oltre 5800 infezioni registrate nelle ultime sette settimane in tutte e 22 le regioni. 

Il virus è ora diffuso in tutte le regioni italiane e i primi decessi sono stati registrati anche al sud dove il sistema sanitario non è attrezzato adeguatamente.

Share
Published 9 March 2020 1:45pm
Updated 9 March 2020 9:48pm
By Maurizia Tinti


Share this with family and friends