ll primo ministro Scott Morrison ha affermato che le autorità saranno costrette a ricorrere a misure più severe per imporre il distanziamento sociale dal momento che alcuni australiani non prendono abbastanza sul serio la pandemia di coronavirus.
Il governo federale ha anche esortato gli australiani ad annullare qualsiasi viaggio interno non essenziale, solo pochi giorni dopo che la Tasmania e il Northern Territory hanno introdotto rigide misure di controllo delle frontiere interne per rallentare la diffusione del COVID-19.
Tutto questo a poche settimane dalle vacanze scolastiche di Pasqua.
"È spiacevole, e so l'impatto che avrà su molte persone in quelle comunità in cui si sarebbero svolte quelle vacanze", ha annunciato Morrison durante la conferenza stampa di domenica mattina.
Tutti i viaggiatori non essenziali in Tasmania e nel Northern Territory sono già tenuti ad autoisolarsi per 14 giorni e Morrison ha ipotizzato che altri Stati potrebbero seguire il loro esempio.
"È il caso che i viaggi debbano essere ridotti per impedire la diffusione del virus in tutto il paese", ha affermato.
"Altri Stati prenderanno altre decisioni in merito a questo problema e faranno ulteriori annunci oggi e lascerò che prendano decisioni in materia."
Una riunione del gabinetto di sicurezza nazionale prevista per martedì è stata anticipata a questa sera per prendere in considerazione ulteriori misure di “social distancing”.
"Le misure che prenderemo in considerazione questa sera non escludono che i premier statali possano dover adottare misure molto più draconiane per imporre il distanziamento sociale, in particolare nelle aree con numeri più alti di contagiati", ha detto Morrison ai giornalisti.
"Abbiamo bisogno che voi facciate la vostra parte per quanto riguarda il distanziamento sociale e il mantenimento di tale distanza, il rispetto e l'attuazione delle regole che stiamo stabilendo, ma arriveranno misure più severe e saranno messe in atto in aree localizzate per affrontare i focolai".
La possibile imposizione di regole più severe giunge dopo che il ministro della Sanità Greg Hunt aveva criticato migliaia di persone che venerdì si sono recate a Bondi Beach, ignorando le disposizioni governative di stare ad almeno 1,5 metri di distanza da altre persone quando possibile.
Di conseguenza, le principali spiagge di Sydney - tra cui Bondi, Coogee e Maroubra - sono state chiuse.
Finora almeno 1.123 persone sono risultate positive al coronavirus in Australia. Le vittime sono sette.
I sintomi del coronavirus possono variare da un lieve malessere ad una polmonite, secondo il sito Web del governo federale, e possono includere febbre, tosse, mal di gola, affaticamento e difficoltà a respirare.
A partire da questa mattina (domenica 22 marzo 2020), solo le persone che si sono recate di recente all’estero o sono state in contatto con un caso confermato di COVID-19 e hanno manifestato sintomi entro 14 giorni sono invitate a sottoporsi al test.
Se credete di aver contratto il virus, chiamate il vostro medico al telefono o contattate la hotline nazionale della salute per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
Se fate fatica a respirare o avete un’altra emergenza medica, chiamate il numero 000.