"Australians all let us rejoice, For we are young and free" ovvero "Australiani gioiamo, perché siamo giovani e liberi". Erano i primi due capoversi scritti nel 1878 dallo scozzese Peter Dodds McCormick per quello che sarebbe diventato l'inno nazionale australiano.
Dal primo gennaio 2021, però, la parola young viene sostituita da quella one. Lo ha annunciato il governatore generale David Hurley, specificando di aver approvato una richiesta che per la prima volta era stata avanzata nel lontano 1984.
La scelta, ha spiegato il Primo Ministro Scott Morrison, rappresenta un modo per rispettare e onorare gli indigeni che popolano questo continente da migliaia di anni. La cui storia, dunque, è tutt'altro che giovane.
D'altra parte, ha aggiunto il capo del governo federale, con la parola One si rende anche il giusto omaggio all'Australia multiculturale.
"Una decisione con la quale onoriamo le nostre radici storiche e ribadiamo il desiderio di perseguire le nostre ambizioni" ha dichiarato Morrison.
Al termine di un anno molto duro, iniziato con gli incendi boschivi e proseguito con la pandemia di coronavirus, Morrison ha sottolineato il senso di unità nazionale con la quale gli australiani hanno reagito alle varie emergenze.
"Lo spirito indomabile e gli sforzi congiunti hanno consentito agli australiani di vincere le sfide. È giunto il momento di mostrare questa unità nazionale anche attraverso le parole dell'inno".
“Come nazione moderna l'Australia è un Paese relativamente giovane, ma la storia dei primi abitanti del nostro continente ha 65mila anni e va rispettata".
"L'Australia è il migliore esempio mondiale del successo del multiculturalismo"
A questo, poi, si aggiunge il ruolo degli immigrati in un Paese nel quale quasi la metà degli abitanti è nata all'estero.
"La parola One sottolinea anche il percorso che abbiamo fatto come nazione e riconosce il fatto che la nostra storia attinge ad almeno altre 300 nazioni e gruppi linguistici. Siamo per questo la nazione più multiculturale del pianeta" ha concluso Morrison
Advance Australia Fair, che aveva sostituito God Save The Queen come inno nazionale col referendum del 1984, in passato aveva già visto modificati e cancellati alcuni riferimenti alla madrepatria britannica.
Lo stesso autore, Peter Dodds McCormick, aveva cambiato due volte alcune strofe quando era ancora in vita. E il testo era stato profondamente modifcato prima di essere adottato come inno nazionale nel 1984.
Pauline Hanson favorevole al cambiamento
Le reazioni alla decisione, che diventa effettiva a partire dal primo gennaio 2021, non si sono fatte attendere.
Il Ministro federale per gli affari indigeni Ken Wyatt ha sottolineato l'importanza di un discorso pubblico sul contenuto di un inno che deve unire e rappresentare tutti gli australiani.
Potrebbe interessarti anche
La mia vita con Ken Wyatt
Favorevole al cambiamento anche la Premier del New South Wales Gladys Berejiklian, che già a Novembre aveva dichiarato giunto il momento di riconoscere il ruolo svolto per decine di migliaia di anni dagli abitanti di questo continente.
Linda Burley, portavoce laburista per gli Affari Indigeni, ha aggiunto che questa modifica era attesa da tempo.
Dal canto suo, la leader di One Nation Pauline Hanson ha affermato di non essere contraria al cambiamento. "Ho chiamato il mio partito in questo modo proprio per sottolineare l'importanza di rappresentare tutti gli australiani a prescindere dalla razza, dal colore della pelle o dal credo. L'importante è che questo cambiamento ci unisca come nazione".
Il nuovo inno australiano
Australians all let us rejoice,
For we are one and free;
We’ve golden soil and wealth for toil;
Our home is girt by sea;
Our land abounds in nature’s gifts Of beauty rich and rare;
In history’s page, let every stage Advance Australia Fair.
In joyful strains then let us sing, Advance Australia Fair.
Beneath our radiant Southern Cross We’ll toil with hearts and hands;
To make this Commonwealth of ours Renowned of all the lands;
For those who’ve come across the seas We’ve boundless plains to share;
With courage let us all combine To Advance Australia Fair.
In joyful strains then let us sing, Advance Australia Fair.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.
SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .