Andrea Andrade, italiano, 21enne e studente internazionale vive in Australia da due anni.
Come tanti, ha perso il lavoro a causa delle misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus ed ora il timore è che a breve non avrà più neppure un posto dove vivere. “Non posso pagare l’affitto e non ho il denaro per il cibo. Abbiamo cercato di spiegare la situazione al padrone di casa ma non possono aiutarci".
La maggior parte dei 565.000 studenti internazionali che si trovano in Australia lavorano nel settore della ristorazione e della vendita al dettaglio, industrie che hanno subito un impatto devastante a causa della pandemia.
Loro però non sono coperti dal pacchetto JobKeeper da $130 miliardi varato dal governo federale.
La scorsa settimana il Primo Ministro Scott Morrison è stato chiaro al riguardo e ha detto che se non possono permettersi di mantenersi in Australia, dovrebbero tornare a casa.
L’avvocato Nick Hanna ha spiegato che non è una questione semplice visto che molti degli studenti internazionali non possono effettivamente permettersi di tornare a casa. "Ad esempio" ha spiegato Hanna "c'è un gran numero di studenti internazionali dalla Colombia, e la Colombia ha chiuso le frontiere anche ai ai propri cittadini. Sono letteralmente intrappolati in Australia. Ci sono molti studenti internazionali con cui ho parlato che sono letteralmente a una, due o tre settimane di distanza dal diventare senzatetto."
Gli studenti internazionali alimentano quello che è il terzo maggiore business australiano, ovvero quello dell’educazione, iniettando nell'economia circa 32 miliardi di dollari all'anno.
Gli studenti possono lavorare fino a 20 ore alla settimana, ma pagano le tasse come i cittadini.
Nonostante il settore dell’educazione sia per l'Australia un'enorme fonte di introito economico, ha spiegato il professore associato dell'Università di Sydney Chris Wright che svolge le sue ricerche proprio sulla forza lavoro migrante, sembrerebbe che il Paese non senta di dover loro nulla. "I migranti (temporanei) hanno pochissimi diritti, pochissimo supporto e quando arriva la recessione, la risposta del governo è: 'Vai a casa' ".
Vikki Qin ha spiegato che i voli verso il suo paese, la China, sono sia scarsi che estremamente cari. La 22enne, studentessa di economia, teme che se torna a casa adesso non sarà in grado di tornare in Australia per concludere I suoi studi e laurearsi.
In una dichiarazione ufficiale il Ministro dell’Istruzione Dan Tehan ha dichiarato di essere consapevole che "gli impatti di questo virus stanno colpendo gli studenti internazionali" aggiungendo che coloro "che sono qui da più di 12 mesi possono accedere alla loro superannuation”.
Ma gli esperti sostengono che essendo lo sfruttamento dei migranti un problema in corso, molti di loro non hanno mai ricevuto la superannuation.
Secondo il senatore dei Verdi, il dott. Mehreen Faruqi, in questo momento il governo deve pensare anche agli studenti stranieri, che "hanno pagato individualmente decine di migliaia di dollari di tasse e collettivamente miliardi di dollari di tasse, ed è inaccettabile che questo governo non sia disposto a sostenerli."
Il Melbourne City Council questa settimana ha approvato una mozione che delinea delle misure a sostegno degli studenti stranieri.
Alcune università stanno offrendo una assistenza finanziaria, incluso un supporto abitativo e per le spese di soggiorno anche se minimi, oltre ad estensioni per il pagamento delle tasse universitarie.
Ma le università australiane riconoscono che è necessario un ulteriore supporto e stanno cercando di lavorare con il governo per raggiungere questo obiettivo.