Ogni anno decine di migliaia di australiani fanno domanda per un visto con il proprio partner di .
È un periodo che può essere decisamente stressante, a causa della complessità della burocrazia e dei tempi di disbrigo della pratica, senza dimenticare i costi.
Ecco allora nove cose da sapere per rendere il processo meno traumatico possibile.
1 – È caro
A quasi 7000 dollari in tasse gli Australian partnership visas sono tra i più cari del mondo, tanto che persino il ministro dell’Immigrazione ha avuto difficoltà nello spiegarne i motivi.
Il costo è aumentato di parecchio, soprattutto negli ultimi 3-4 anni, racconta ad SBS Joy Hay di .
“L’hanno chiamata la ‘tassa dell’amore’” scherza l’agente “perché è un balzello che tutti sono disposti a pagare pur di stare con il/la proprio partner”.
Peter Michalopoulos, direttore di a Melbourne, racconta che il costo è spesso un vero e proprio shock per i clienti, ma che può addirittura essere più alto.
“Una domanda di Partner visa fatta con un rappresentante legale può costare oltre diecimila dollari” specifica Peter “Non si tratta solo delle tasse in sé, bisogna anche contare gli esami medicie e il controllo della fedina penale in Australia e in ogni paese nel quale si è vissuto negli ultimi 10 anni per più di 12 mesi“
“Poi bisogna aggiungere il compenso per l’agente di immigrazione o per l’avvocato, che può aggirarsi dai 3000 ai 5000 dollari per domanda”.
Peter conclude con un consiglio: “Se avete intenzione di investire una somma così consistente, assicuratevi di fare tutto in regola la prima volta, errori minori possono poi rivelarsi molto costosi”.
2 – Ci può volere più di un anno
Il Dipartimento di Immigrazione non può mettere un limite a questo tipo di visti, almeno tecnicamente, visto che c’è una legge che lo impedisce. Esiste però un “livello di pianificazione”, che in pratica limita il numero delle richieste che vengono sbrigate ogni anno.
Il ‘planning level’ è al momento di 47825 visti all’anno, contro le circa 70mila richieste che vengono depositate al dipartimento nello stesso periodo. Anche per questa ragione, i tempi di attesa si sono dilatati fino a 12-18 mesi.
Joy Hay ci racconta che le richieste di visto fatte in Australia tendono ad avere tempi di risposta più lunghi, mentre quelle fatte dall’estero impiegano circa un anno ad essere sbrigate.
Dati i tempi di attesa, non è raro che i documenti richiesti possano scadere ancora prima che qualcuno ci dia un’occhiata.
“Gli esami medici e i documenti della polizia sono validi solo per 12 mesi” precisa Hay “per cui noi consigliamo di depositare questi documenti 8 o addirittura 12 mesi dopo aver presentato la richiesta di visto iniziale”.
3 – Se siete sposati, la vostra relazione non deve essere di almeno 12 mesi
Esistono due tipi di percorso per vedere riconosciuta la propria relazione per ottenere un visto, tramite de facto e tramite matrimonio.
Il de facto richiede che la relazione perduri da almeno di 12 mesi, mentre il matrimonio non ha vincoli temporali. Entrambi i percorsi richiedono l’esibizione di prove che la relazione sia sincera e continuativa.
Il Dipartimento d’Immigrazione ha confermato a SBS che le coppie dello stesso sesso non possono essere riconosciute come sposate, anche se lo sono all’estero, ma possono essere riconosciute come de facto.
Il periodo di 12 mesi per le coppie de facto non si applica se la coppia è iscritta ad un
Questi registri sono presenti in Queensland, New South Wales, Victoria, Tasmania e nell’Australian Capital Territory.
4 – Le prove sono fondamentali
“Uno dei problemi più comuni nei visti per i partner è che la gente pensa che la loro relazione sia sincera, per cui per loro è logico che anche il Dipartimento la pensi così” spiega Zeke Bentley di a Brisbane.
“Il Dipartimento d’Immigrazione ha dichiarato apertamente che hanno preso di mira i parter visa per via dell’alto numero di richieste fasulle” dice Bentley, aggiungendo che le stanno passando in rassegna con attenzione.
I partner devono provare la loro relazione presentando una serie di prove documentate in diverse aree: “questo vuol dire prove di natura economica, sociale e di co-abitazione”, spiega Bentley.
Tra le prove economiche possono esserci proprietà in comune come automobili o case, conti in banca cointestati aperti da diversi mesi e bollette comuni.
Per quanto riguarda le prove di vita sociale in comune si possono presentare foto, documenti di viaggio e dichiarazioni firmate di amici e famigliari.
Precisione, coerenza e un alto numero di dettagli sono necessari per la buona riuscita della domanda.
“Testimonianze scritte di amici e parenti possono essere usate come prova, a patto che siano il più precise e dettagliate possibile” suggerisce Bentley “Passate in rassegna email e Facebook per avere le date precise, ogni dichiarazione deve essere ricontrollata per essere coerente con le altre”.
Bisogna infatti essere a conoscenza del fatto che il Dipartimento , per cui è vitale che possiate spiegare le ragioni dietro ogni possibile incoerenza.
Il Dipartimento d'Immigrazione poi può contattare i componenti della famiglia per controllare la veridicità della relazione.
5 – Le relazioni a distanza possono essere difficili da provare
Peter Michalopoulos ritiene che le relazioni a distanza, nelle quali i due partner non vivono insieme, possano essere più difficili da dimostrare: “È importante spiegare che, anche se mancano le prove di una vita in comune, è possibile dimostrare che la relazione è sincera”.
Se queste prove non esistono, è importante valorizzare le prove finanziarie e sociali: biglietti e prenotazioni per dimostrare visite costanti, dichiarazioni dettagliate di amici e famigliari, e spiegazioni sui motivi per i quali non si vive insieme.
6 – L’onestà è importante, ma anche il contesto
Tutti gli agenti di immigrazione con i quali abbiamo parlato sottolineano l’importanza dell’onestà durante l’intero processo. Dichiarazioni false infatti possono escludervi dal presentare in futuro altre richieste di visto.
Onestà e completezza delle informazioni sono particolarmente importanti quando si tratta di compilare il 'Form 80', il documento d’identità. “Se mentite sulla vostra identità, potreste venire esclusi da ogni richiesta di visto per i successivi 10 anni” dice Rowena Prasad di , “se invece le falsità riguardano altre importanti informazioni, la messa al bando potrebbe durare tre anni”.
“È necessario dichiarare eventi anche minori come denunce per guida in stato di ubriachezza avvenute 20 anni prima quando avevate 18 anni” specifica Bentley, “l’intero processo potrebbe venire compromesso se non lo fate”.
Ma è inoltre fondamentale fornire al Dipartimento il giusto contesto, evitando di enfatizzare certe informazioni a scapito di altre.
“Bisogna essere sinceri e diretti – ma allo stesso tempo non bisogna dare troppa enfasi o spiegare nei dettagli elementi minori che potrebbero allarmare il Dipartimento”.
“Alcuni enfatizzano troppo certe difficoltà nella loro relazione, tutti abbiamo alti e bassi, ma non bisogna far sembrare che ci sia una rottura imminente” dice Rowena.
“È importantissimo assicurarsi di non dare un’impressione falsa”
7 – Le questioni di salute possono essere problematiche
Le pratiche dei visti partner richiedono degli esami medici sia per chi fa domanda sia per gli eventuali figli, anche se sono figli di relazioni precedenti, non vivono insieme ai genitori e non intendono venire in Australia.
“I figli devono passare un esame medico come parte della domanda di visto del genitore, anche se non verranno in Australia”, racconta Joy Hay.
“E questo può essere un vero shock per molti, soprattutto se non sono più in buone relazioni con il partner precedente”.
Il motivo è legato al timore che in futuro ci possano essere dei problemi per il sistema sanitario nazionale. Ragion per cui, tutti i problemi medici devono essere dichiarati, sia nel caso che riguardino chi fa la domanda o i suoi figli. In caso contrario la richiesta di visto può venire giudicata ingannevole.
Condizioni minori come l’asma non pongono generalmente problemi, dice Michalopoulos, ma i funzionari del ministero cercheranno di eliminare tutte le richieste di persone con problemi che richiedono continua assistenza medica, visite e controlli.
Queste condizioni possono includere disabilità fisiche o psicologiche, e malattie come cancro o HIV.
“Purtroppo la valutazione può essere crudele” aggiunge Michalopoulos “Il governo dà la priorità ai cittadini australiani quando si tratta di salute e sicurezza”.
8 – I problemi di fedina penale devono essere dichiarati immediatamente
Come parte dei requisiti, ci si aspetta che il richiedente abbia una fedina penale pulita, il che significa che detenzioni o attività giudicate sospette possono bloccare la domanda di visto.
“Il governo australiano” dice Peter Michalopoulos “vuole assicurarsi che chi fa domanda non abbia un passato criminale o relazioni con organizzazioni malavitose”.
“Aver trascorso periodi di 12 mesi o più in prigione, anche con pena sospesa, è sufficiente per non passare il cosidetto ‘character test’”.
Persino sospetti su possibili affiliazioni con trafficanti di persone o altri seri crimini internazionali possono essere sufficienti a vedersi negata la richiesta, anche se non c’è alcuna condanna. Anche le incarcerazioni per pedofilia porteranno ad un risultato negativo.
Non tutti coloro che non passano il “character test” però sono dei criminali incalliti, e ci sono delle possibilità di fare appello.
"Alcuni non sono affatto criminali” spiega Michalopoulos “Magari hanno fatto una stupidaggine 20 anni fa e hanno una vita e una carriera di successo, ma sfortunatamente non passano il ‘character test’”. “In alcuni casi si può presentare il caso provando che la comunità australiana non correrebbe rischi qualora la persona in questione ricevesse il visto”.
9 – Le scadenze vanno rispettate
Tutti gli agenti di immigrazione hanno sottolineato ripetutamente l’importanza del rispetto delle scadenze dei visti, pena grosse grane per le richieste future.
“È assolutamente vitale che, se state presentando la richiesta in Australia e avete un visto attivo, non aspettiate neppure un minuto dopo la scadenza di quest’ultimo”, dice Peter Michalopoulos.
Non rispettare le condizioni del visto precedente può portare all’impossibilità di fare domanda per altri visti, circostanza che può essere cambiata solo per “motivazioni umanitarie”.
“È una situazione molto difficile da rovesciare, e veramente molto rischiosa considerando quanto siano salate le tasse da pagare per il visto”.
Dopo aver presentato la domanda di visto dall’Australia, si ottiene nella maggior parte dei casi un visto temporaneo ad interim, in attesa della decisione sul partner visa.
Questo visto, chiamato bridging visa (e che include accesso a Medicare), diventerà valido solo alla scadenza del visto precedente.