Immigrazione, misure nel limbo prima delle elezioni di maggio

Two passport on a map of the world

Australian passport with the world map in the background Source: iStockphoto

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Un’anomalia caratterizza la finanziaria appena presentata dal governo Morrison: non potrà essere approvata prima delle elezioni del 18 maggio.

Diverse proposte per l'immigrazione quindi potrebbero cambiare radicalmente in caso di vittoria dell’opposizione laburista, come ha spiegato l’agente d’immigrazione Emanuela Canini ai microfono di SBS Italian.

Abbiamo passato in rassegna quelle principali.

Quanti visti per il prossimo anno

Il numero delle residenze permanenti che il governo vuole rilasciare per il 2019-20 è di 160.000. Il numero include tutti i tipi di visti permanenti dell’immigrazione cosiddetta economica.

In realtà, anche se l’anno scorso ne erano previsti 190.000 ne sono stati concessi circa 163.000. Ricordiamo che il governo può decidere di non concedere tutti i visti che aveva preventivato.

Tra i visti approvati saranno molti di più quelli approvati in zona regionale rispetto che in città.

Aumento delle tasse

Dal primo luglio le tasse sui visti dovrebbero aumentare del 5.4%  su tutti i visti tranne che per quello turistico 600.

“Dubito che anche se vincessero i laburisti, il costo dei visti non aumenterà, ormai è quasi una tradizione”, chiosa Emanuela Canini.

Secondo visto 485 post-studio

Il visto che sarà proposto durerà un anno e potrà essere richiesto da chi ha compiuto questo percorso:

  • frequentazione di un corso di almeno due anni (dalla laurea in su) in zona regionale,
  • possesso di un primo visto 485, della durata di due anni (trascorsi a lavorare in zona regionale).
In questo caso dunque si potrà quindi usufruire di un anno in più per facilitare poi un’eventuale sponsorizzazione  regionale da parte di aziende. Servono infatti tre anni di lavoro come requisito di sponsorizzazione, l’anno in più rende il percorso più agevole.

I due anni accademici devono essere di 46 settimane accademiche ciascuno, ossia non più 92 settimane in totale, ma ogni anno deve essere di 46.

L’obiettivo è ancora una volta quello di dirigere gli studenti nell’Australia regionale, anche con la proposta  di borse di studio sia per australiani che per studenti  internazionali.

Ascoltate l'intervista all'agente d'immigrazione Emanuela Canini nell'audio player sotto il titolo.

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