5 cambiamenti del governo all'immigrazione in Australia

Australian flags

Source: AAP Image Mick Tsikas

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La serie di annunci sull'immigrazione diramati dal governo australiano ha movimentato la settimana, con cambiamenti che spaziano dal cambiamento delle liste, al visto “nonni” e al certificato Health Workforce.

“È uno strano momento dell’anno per cambiare le liste, di solito questo avviene al primo luglio o al primo gennaio”, racconta ad SBS Italian l’agente d’immigrazione Emanuela Canini, “ma ormai ci hanno abituato da due anni al fatto che marzo e aprile sono i mesi dei grandi cambiamenti”.

Passiamo allora in rassegna queste novità:

Cambiamenti alle liste

Le occupazioni sono state spostate, scambiate e hanno avuto aggiunte o rimozioni. Molte occupazioni del campo ambientale e geologico sono state spostate sulla lista MLTSSL (Medium and Long-term Strategic Skills).

Le occupazioni in agricoltura sono state spostate sulla lista regionale, fuori dalle zone metropolitane.

Altre occupazioni che sono entrate nella MLTSSL sono quelle del campo artistico, con professioni come manager artistico, ballerino, coreografo, direttore musicale o artistico, musicista.

E poi sul fronte sportivo abbiamo la promozione alla residenza permanente dell’allenatore di tennis e dei calciatori, ma solo quelli che verranno pagati più di 120mila dollari.

I cambiamenti sono entrati in vigore ufficialmente dall’11 marzo e si applicano a tutti coloro che richiederanno un nuovo visto o una nomination dall’11 in poi, tuttavia non sono retroattivi.

Per chi però, ad esempio, ha già un visto 457 o TSS e deve cambiare sponsor, se la nomination è stata fatta dopo l’11 marzo, allora bisognerà fare riferimento alle liste nuove.

Inzia il Temporary Parent Visa, il "visto nonni"

Il nuovo visto sarà diviso in due richieste separate, quella del figlio (che si potrà inoltrare dal 17 aprile) e quella del genitore, il cui visto non potrà essere richiesto prima dell’approvazione della sponsorship.

Il visto va richiesto da fuori Australia, e si può rinnovare per un massimo di soggiorno totale fino a 10 anni. Per ottenere il rinnovo, bisogna prima stare fuori Australia per 3 mesi ogni volta. Il visto durerà 3 o 5 anni e ne verranno concessi al massimo 15.000 all’anno.

I costi comprendono la “sponsorship” da parte del figlio, di 420 dollari, e una tassa sul visto di 5.000 dollari per un visto di 3 anni o 10.000 dollari per 5 anni. Il pagamento avverrà in due rate, una al momento della richiesta e una prima del rilascio.

Per quanto riguarda i requisiti, lo sponsor dovrà essere residente permanente o cittadino australiano, maggiorenne, domiciliato in Australia da almeno 4 anni, con un reddito adeguato (ancora non si conosce la cifra) e senza condanne penali.

Sarà inoltre necessario avere un’assicurazione medica obbligatoria. I genitori che arrivano in Australia dovranno dimostrare di avere abbastanza fondi per mantenersi perché non sarà concesso loro di lavorare. Lo sponsor dovrà farsi carico delle eventuali spese mediche non pagate dall’assicurazione se il genitore non dovesse riuscire a farvi fronte, e in caso di disputa lo sponsor potrà essere citato in giudizio. “Non sembra un visto proprio semplice, rispetto a come era apparso all’inizio”, commenta Emanuela Canini.

Medici e cambiamenti al certificato Health Workforce

Il certificato in questione viene rilasciato dall’autorità sanitaria regionale dell’area dove il medico verrà sponsorizzato, e rivela se effettivamente c’è carenza di personale e la necessità di sponsorizzare.

In questo modo si vuole limitare il numero dei medici in aree metropolitane, non solo di stranieri ma anche di australiani che escono dalle università. Se il centro regionale sostiene dunque che in una determinata città non servono medici, il dottore non potrà essere sponsorizzato.

Lo sponsor deve far richiesta del certificato. La burocrazia verrà gestita da un ente in Tasmania collegato alle autorità regionali.

Sarà necessario inviare un modulo via email e attendere la risposta sempre via email entro un massimo di 10 giorni. In caso di rifiuto, sarà comunque possibile telefonare per capire quali altre opzioni ci sono.

Cambiamenti ai Labour agreement

Questi visti lavorativi permettono ai datori di lavoro australiani di assumere lavoratori stranieri in settori nei quali vi sia una carenza di personale locale.

Nei giorni scorsi il governo ha diffuso un comunicato stampa dove si rimarcava la necessità di avere degli assistenti agli anziani o ai disabili che parlino due lingue, in particolare la lingua di quegli immigrati arrivati decenni fa che non hanno mai imparato bene l’inglese o che a causa di problemi neurologici hanno perduto l’uso dell’inglese.  

Il Ministro dell’immigrazione ha annunciato che ci saranno delle modifiche al Labour Agreement per i cosidetti carers, scatenando reazioni accese.

In realtà non c’è un Labour Agreement specifico per i carers, come per esempio hanno nell’industria della carne o per i religiosi, ma sono personalizzati. È necessario quindi negoziare i requisiti come in tutti gli altri Labour Agreement.

Il Ministro ha aperto la possibilità di un percorso che conduca alla residenza permanente dopo tre anni di visto e con un età massima di 55 anni. L’inglese necessario richiesto sarà come in un visto TSS, ossia un Ielts di livello 5 in media e con un punteggio di almeno 4,5 in ogni componente.

Più spazio per religiosi

Per i religiosi c’è una modifica sostanziale da inserire nel Labour Agreement già esistente, ed è quella che oltre ai religiosi con carica più alta per l’istituto che li sponsorizza, potranno essere sponsorizzati anche i loro assistenti.

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